Il pugilato: la nobile arte

Sonny Liston è meglio di Mike Tyson

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    25 febbraio 1964, Miami Beach Convention Hall, sta per svolgersi l’incontro valido per il titolo mondiale dei pesi massimi (l’unico titolo mondiale, non come adesso) tra lo strafavoritissimo (sì lo so come parola non esiste ma usare solo i termini “strafavorito” o “favoritissimo” non rende l’idea di quanto fosse favorito) campione Sonny Liston (31 anni*, 35-1 25 KO, campione dal 1962 dopo aver battuto Floyd Patterson per KO al 1° round), pugile dal pugno e dalla forza devastante, impossibile da battere e paragonato ai più grandi massimi di sempre, e il giovane sfidante dalla lingua biforcuta Cassius Clay (22 anni, 19-0 15 KO, campione olimpico dei pesi medio-massimi a Roma 1960) e dallo stile di boxe non convenzionale (tiene le braccia all’altezza dei fianchi e si basa unicamente sui suoi riflessi e dalla sua velocità per evitare i pugni degli avversari) che ha le stesse chance di superare qualche ripresa (non di vittoria, ma proprio di fare qualche ripresa) contro Liston che ha una 500 di uscire senza danni in uno scontro frontale contro un Tir.
    Liston arriva all’incontro come dominatore dei massimi dopo aver devastato per due volte consecutive Floyd Patterson il pugile a cui ha tolto il titolo (il quale era ed è un campione molto rispettato, all’epoca deteneva due record: era stato il pugile più giovane a diventare campione dei pesi massimi battendo Archie Moore nel ’56 a 21 anni, ed era l’unico pugile della storia a riconquistare il titolo dei massimi dopo averlo perso battendo Ingemar Johansson nel ‘59) con due KO nella prima ripresa sia nel primo incontro che nella rivincita (in cui Patterson è durato solo una manciata di secondi in più del primo incontro) e tra fine anni ’50 e inizio anni ’60 aveva battuto nettamente diversi nomi importanti della categoria dei massimi dell’epoca (Cleveland Williams 2 volte, Eddie Machen e Zora Folley) ed era indiscutibilmente il pugile più temuto della categoria tanto che faceva fatica a trovare avversari con cui scontrarsi a causa della sua fama di picchiatore devastante, insomma un vero e proprio incubo (tra l’altro era pure un poco di buono che era pure stato in galera, ed aveva la fama di spacca-teste anche lì);
    Clay invece arriva all’incontro come lo sfidante n°1 nel ranking**, ma nei due incontri precedenti al suo incontro titolato ha faticato parecchio, ottenendo una controversa vittoria ai punti contro il piccolo (per un massimo anche dell’epoca Jones pesava poco) contender Doug Jones al Madison Square Garden (n°3 nel ranking dell’epoca, personalmente però non ritengo che la vittoria ai punti di Clay sia controversa a differenza di quanto scritto all’epoca, non è stata una delle prestazioni migliori dell’allora Cassius Clay, ma la sua vittoria è più che solida, il mio cartellino recita 7 riprese a 3 per Clay***) tra l’altro fallendo la previsione di KO al 4° round (Clay notoriamente prima dei suoi incontri prevedeva il round in cui avrebbe vinto l’incontro e lo azzeccava con regolarità impressionante) e una vittoria per KO tecnico (forzato da una ferita sanguinante) al 5° round (stavolta centrando la previsione) contro il contender d’Albione Henry Cooper a Wembley, vittoria anch’essa poco convincente dato che nelle fasi finali del 4° round Clay è stato atterrato da un gancio sinistro di Cooper**** ed è stato salvato dalla campana e da un ritardo non quantificato (a seconda di chi racconta la storia sono passati da pochi secondi ai 3 minuti) dovuto alla sostituzione di un guantone di Clay che si era strappato durante l’incontro*****, incontri che hanno reso ben più che scettici gli esperti del settore sulle sue possibilità contro il tremendo Liston, ma ciò non colpisce la fiducia di Clay che dal momento in cui è fissato dell’incontro si proclama a più riprese il più grande pugile di tutti i tempi e se le inventa tutte per sfottere Liston, soprannominandolo il grosso brutto orso (“the big ugly bear”), dicendo che lo mettera KO all’8° round (“round eight, to prove that i’m great”), descrivendo il round del KO con una poesia (in fondo a questo post), volando come una farfalla e pungendo come un’ape (“float like a butterfly, sting like a bee”) prendendolo in giro costantemente (è addirittura andato a rompergli le scatole nella palestra in cui si allenava Liston per sfidarlo e sfotterlo), il comportamento di Clay però viene ritenuto dai giornalisti come il comportamento di un ragazzino spaventato che sta per essere massacrato di botte, ed al peso il pomeriggio prima dell’incontro Clay farà una sceneggiata pazzesca urlando e inveendo contro Liston facendo la figura del pazzo scatenato dando sempre di più l’idea ai giornalisti, al pubblico e a Liston e ai suoi manager di essere così spaventato dalla figura intimidatoria del campione da non essere in grado più di intendere e di volere (figuriamoci di essere in grado di combattere per il titolo dei pesi massimi)******.
    La sera dell’incontro non ci sono tanti spettatori nella Convention Hall di Miami Beach, l’esito dell’incontro pare troppo scontato per fare il pienone, e quando l’incontro sta per iniziare nel momento in cui l’arbitro dopo l’ingresso dei due pugili richiama i contendenti per le ultime istruzioni, gli spettatori presenti nell’arena e quelli che stanno assistendo all’incontro in circuito chiuso hanno una prima piccola sorpresa: quando i due contendenti incrociano lo sguardo il terribile Liston (cercando di intimidire ulteriormente Clay guardandolo in cagnesco) è costretto ad alzare gli occhi lo sfidante per poter incrociare il suo sguardo dato che Clay è nettamente più alto rispetto a Liston (Clay 1.91 m, Liston 1.84 m) mandando a donne da facili costumi l’effetto intimidatorio voluto, anzi alla fine delle istruzioni Clay compie un ultimo gesto sfacciato nei confronti del campione dicendogli “i got you”.
    Finalmente suona la campana della prima ripresa e parte l’incontro, Liston avanza e attacca sferrando il suo pesante jab e i suoi possenti destri e sinistri ma nell’incredulità generale degli spettatori e la frustrazione del campione vanno praticamente tutti fuori misura con Clay che sempre rigorosamente con le braccia ai fianchi costantemente danza fuori portata e dopo aver lasciato sfogare Liston nel primo minuto del round incomincia a batterlo sul tempo andando a segno con il suo pungente jab sinistro e con un paio di combinazioni che chiaramente preoccupano il campione il quale continua ad andare a vuoto (nel 1° round l’unico colpo di Liston che ha centrato solidamente Clay è stato un destro al petto che non ha minimamente dato problemi allo sfidante il quale mostrando grande forza fisica ha spinto via il campione con facilità impressionante), tanto che Liston perde persino lo scambio di colpi successivo al suono della campana (campana non sentita nè dai due pugili nè dall’arbitro, che li ha interrotti solo dopo che il timekeeper ha fatto suonare la campana più volte) e nell’intervallo tra primo e secondo round si intuisce lo stato d’animo dei due pugili mentre Liston appare visibilmente frustrato Clay inquadrato dalle telecamere scherza spalancando la bocca per fare scena. Nel secondo round il ritmo dell’incontro rallenta (nel primo round i due erano molto più aggressivi) ma è sempre il jab di Clay a farla da padrone con Liston che fatica a trovare la mira anche se nelle fasi finali del round centrerà Clay con un gancio però poco efficace dato che lo sfidante si stava allontanando, ma una cosa comunque a questo punto è chiara l’incontro per Liston non è affatto una passeggiata. Nel 3° round Clay apre all’attacco e incredibilmente Liston centrato da una rapida combinazione di destri e sinistri dello sfidante vacilla e arretra finchè non si ritrova spalle alle corde con gli occhi che incominciano a gonfiarsi a causa dei pugni di Clay il quale schernisce il campione alle corde, il quale per uscire dalle corde si lancerà all’attacco con il suo sinistro ma andrà nuovamente a vuoto e finendo per essere centrato da un uno-due******* dello sfidante che aprirà un taglio sotto l’occhio destro (sto andando a memoria può darsi che mi sbaglio) del campione (che prima d’ora non aveva mai sanguinato sul ring, la sua unica sconfitta era avvenuta in un incontro ad inizio carriera) e continuerà ad inferire con una nuova serie di colpi, Liston però nel minuto finale del round reagisce ed ha il suo momento migliore dell’incontro riuscendo ad avvicinarsi abbastanza allo sfidante colpendolo con dei ganci alla figura e con un paio di montanti senza però mettere in grosse difficoltà Clay, che comunque riesce ad evitare la maggior parte dei colpi di Liston. Dopo un 3° round pieno d’attività il ritmo dell’incontro cala nuovamente nella quarta ripresa con Clay che comunque tiene le redini dell’incontro battendo sul tempo Liston con il suo veloce jab sinistro con Liston che fatica a rispondere a causa dell’elusività del suo “bersaglio”. Ma una volta finita la quarta ripresa c’è un nuovo colpo di scena a cambiare le carte in tavola, non si è mai saputo se accidentalmente o volutamente ma la sostanza usata da Joe Pollino (l’adetto a chiudere le ferite di Liston) per chiudere il taglio di Liston è entrata in contatto con gli occhi di Cassius Clay ed a causa di essa lo sfidante sente un bruciore agli occhi così forte gli occhi da impedirgli di riuscire a tenerli aperti e va nel panico più totale tanto che una volta seduto sulla seggiola nel suo angolo strilla al suo manager Angelo Dundee di tagliargli i guantoni, ma Dundee mantiene la calma e salva la carriera del suo pugile evitando che l’incontro venga interrotto (non era ufficiale al grande pubblico ma Clay era stato visto in compagnia di Malcom X e di altri membri della malvista associazione dei neri musulmani la nazione dell’Islam nei mesi precedenti all’incontro, per cui se Clay non avesse vinto difficilmente avrebbe avuto un’altra possibiltà di combattere per il titolo) pulendo gli occhi del suo pugile con una spugna imbevuta d’acqua, lo alza dalla seggiola e lo spinge in mezzo al ring con una sola istruzione, quella di scappare; Liston a questo punto intuendo (o sapendo anticipatamente) le difficoltà visive di Clay si lancia in un poderoso attacco sferrando i suoi ganci migliori alla figura e alla testa, ma nonostante tutto Clay riesce comunque a scappare da diversi colpi dell’avversario e incassa quelli che riescono a raggiungerlo non rischiando mai di finire in posizione orizzontale e man mano che il tempo passa nella ripresa Liston diventa sempre più scoordinato pur di centrare Clay che recupera visibilità ed imbarazza Liston tenendo la sua mano davanti alla faccia per tenerlo a distanza fino alla fine della ripresa. Una volta tornato all’angolo mentre Clay (al quale vengono puliti definitivamente gli occhi permettendogli così di riacquistare completa visibilità) è più fiducioso che mai dopo essere riuscito a resistere un round acciecato, Liston dall’altra parte è spompato fisicamente per l’attacco sostenuto nella ripresa precedente ma è anche totalmente demoralizzato dato che non è riuscito a mettere KO Clay nemmeno quando questi non riusciva a vedere e il risultato lo si vede sin da subito nella sesta ripresa: Liston che per i primi 5 round avanzava ed attaccava visibilmente non è più in grado di sostenere il ruolo dell’aggressore e arretra restando sulla difensiva mentre Clay ha smesso di danzare e non cerca più di allontanarsi da Liston ma avanza attaccando e centrando il campione sempre con le sue armi migliori il suo velocissimo jab sinistro e le sue veloci combinazioni colpendo Liston quando vuole ma tiene un ritmo basso quasi a irridere il campione fino alla conclusione del round. Passa anche l’intervallo tra il 6° e il 7° round ed ecco che finalmente arriva lo shock definitivo, la campana che segna l’inizio della settima ripresa suona e Liston si arrende seduto sulla seggiola dichiarando di essersi infortunato alla spalla (il che era vero a differenza di quanto pensano i sospettosi che ancora oggi pensano che ci sia stata una combine per far vincere Clay, però a quel punto infortunio o no il destino dell’incontro era segnato), Cassius Clay è il nuovo campione del mondo dei pesi massimi e dopo aver effettuato la sua famosa danza della vittoria corre verso il lato del ring dove sono seduti i giornalisti e gli esperti che lo davano sconfitto al primo round urlando in preda all’euforia “Eat your words! Eat your words! I am the greatest!!!” a cui seguirà la famosa intervista con Steve Ellis (telecronista per il servizio di circuito chiuso) in cui Clay urlerà ripetutamente “I shook up the world!!!”. Nei giorni successivi il nuovo campione annuncerà al mondo di essersi convertito all’islam e che il suo nome d’ora in poi sarà Muhammad Ali nome con cui entrerà nella storia (sia dello sport che non).

    Ora vi starete chiedendo perchè ho parlato proprio di questo incontro per inaugurare il topic sulla boxe? Risposta: per farvi capire che la boxe vera non è quella dei film di Rocky e di tutte le altre baggianate surreali che stanno al cinema in cui si assiste a due buzzurri che si menano finchè uno dei due non finisce giù, ma è uno sport in cui c’è bisogno non solo la forza bruta ma anche freddezza, intelligenza, velocità, carattere e strategia, inoltre questo incontro dimostra anche uno dei dogmi principali della boxe ovvero “style make fights” cioè che sono le caratteristiche e lo stile di boxe dei due pugili a determinare l’andamento dell’incontro, Liston è praticamente imbattibile contro un avversario stazionario ma contro un avversario in costante movimento (e nessuno nella storia dei massimi danzava come Muhammad Ali negli anni ‘60) in grado di tenere l’incontro ad una certa distanza non può nulla in quanto non può sfruttare la sua grandissima potenza, mentre Ali ha problemi contro altri tipi di pugili (ovvero Joe Frazier e Ken Norton, i quali negli anni ’70 gli daranno più che un grattacapo, ma questa è un’altra storia)

    *almeno ufficialmente, l’età esatta di Liston non l’ha mai saputa nessuno, addirittura c’erano voci che dicevano che andava per i 50 (ne dubito assai però, capisco che i registri dell’epoca non erano precisi, ma sbagliare di una ventina d’anni mi sembra troppo) ai tempi dell’incontro con Clay
    ** che ci crediate o no, i ranking li teneva Ring Magazine dato che non esistevano propriamente dei ranking ufficiali
    *** e sono stato un po’ generoso con Jones assegnandogli un paio di riprese che potevano essere tranquillamente pari, Clay pur non essendo in totale controllo della contesa e avendo problemi a penetrare la guardia di Jones, va a segno molto di più rispetto a Jones
    **** most famous punch ever thrown in a british ring
    ***** per anni si è sempre sospettato che Angelo Dundee il manager di Clay avesse tagliato il guantone del suo pugile di proposito (anche se Dundee ha sempre dichiarato il contrario) per far guadagnare tempo al suo pugile stordito, ma adesso posso dire con certezza che non è vero dato che ho visto un video in cui il famoso commentatore di pugilato per la BBC Harry Carpenter e Mike Tyson parlano dei grandi pugili del passato (è un video degli anni ‘80) viene mostrata una foto del 4° round in cui si vede lo strappo nel guantone dell’allora Cassius Clay
    ****** in effetti Clay era intimidito da Liston (non fino al punto che dicevano i giornalisti, lui voleva combatterci), questi suoi comportamenti servivano proprio per esorcizzare la paura e turbare Liston facendogli credere di aver a che fare contro un pazzo tenendolo sul chi vive
    ******* combinazione di colpi composta da un jab e da un diretto destro, è la combinazione più semplice ed efficace che c’è nella boxe

    la poesia descrittiva dell'8° round
    Clay comes out to meet Liston and Liston starts to retreat,
    if Liston goes back an inch farther he'll end up in a ringside seat.
    Clay swings with his left, Clay swings with his right,
    Look at young Cassius carry the fight
    Liston keeps backing, but there's not enough room,
    It's a matter of time till Clay lowers the boom.
    Now Clay lands with a right,
    What a beautiful swing, and the punch raises the Bear clean out of the ring.
    Liston is still rising and the ref wears a frown,
    For he can't start counting till Sonny goes down.
    Now Liston is disappearing from view,
    The crowd is going frantic,
    But radar stations have picked him up,
    Somewhere over the Atlantic.
    Who would have thought when they came to the fight?
    That they'd witness the launching of a human satellite.
    Yes the crowd did not dream, when they put up the money,
    That they would see a total eclipse of the Sonny.

    video dell'incontro
    parte 1: www.youtube.com/watch?v=7dPv-plZM7I
    parte 2: www.youtube.com/watch?v=4UxovEvkTUY
    parte 3: www.youtube.com/watch?v=AkJPPWuo43E
    parte 4: www.youtube.com/watch?v=ckLDqF2GF38

    Edited by Kaiser Marschall von Biecus I - 5/5/2015, 17:29
     
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    un altro classico incontro che dimostra il dogma "styles makes fight", Joe Frazier è un pugile che avanza in continuazione e che fa dell'aggressione e della pressione costante la sua arma principale, la sua strategia sul ring è quella di chiudere l'avversario alle corde (passando "sotto" ai pugni del rivale grazie al suo ottimo movimento del capo) sfinirlo con il suo poderoso attacco alla figura e con il suo famoso gancio sinistro, però avendo contro un pugile col fisico, la forza e la potenza sovramana di George Foreman questo tipo di boxe è letteralmente un suicidio come si vede bene dal video (il che è la ragione per cui Mike Tyson non ha mai voluto combattere neanche con la versione 40enne di George)
     
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    Per oggi lasciamo stare i “big men” e parliamo di un incontro avvenuto più di 40 chili al di sotto della categoria dei pesi massimi, ovvero dell’incontro del 2001 tra i due pesi piuma l’inglese di origine yemenita “Prince” Naseem Hamed (35-0 31 KO, 27 anni) e il messicano Marco Antonio Barrera (52-3 38 KO, 27 anni);
    Naseem Hamed, che all’epoca dell’incontro era stato detentore di diverse cinture nella categoria dei piuma (ha vinto titoli per WBO, WBC e IBF, poi resi tutti vacanti, l’incontro in questione però era comunque valido per il titolo IBO, un’organizzazione minore), era un pugile dallo stile estremamente anomalo in quanto si tratta di un mancino con un sinistro micidiale (il suo record di KO parla da solo) un picchiatore di quelli che tirano un pungno alla volta (e non in serie), ma con una difesa inesistente basata su riflessi felini* che lo rendevano molto elusivo pur mantenendo costantemente un posizionamento in equilibrio assai precario (capirete meglio di cosa sto parlando col le immagini), precarietà dell’equilibrio che viene ulteriormente amplificata quando tira i pugni (you’ll se what i’m talking about); inoltre era noto per essere una personalità fuori dal comune, le entrate spettacolari e gli atteggiamenti da “clown” che spesso e volentieri assumeva sul ring.
    Marco Antonio Barrera, che all’epoca dell’incontro era stato 3 volte campione per la WBO nella categoria dei pesi super-gallo (la categoria di peso sotto alla categoria dei pesi piuma), invece è il classico pugile messicano (a differenza dell’inglese Barrera è ancora in attività), di quelli che avanzano costantemente mettendo pressione all’avversario con il loro attacco e sfiancandolo lavorando alla figura per poi metterlo KO, la sua difesa è di tipo convenzionale però il suo stile offensivo lo espone ai colpi degli avversari, in compenso però aveva una gran mascella ed inoltre possedeva anche lui un gran pugno (che però non era allo stesso livello del pugno di Hamed).
    Per questo incontro Naseem Hamed era 3-1 favorito dato che oltre ad essere il top della categoria da anni, c’erano dubbi su Barrera in quanto l’anno precedente aveva combattuto un bellissimo e massacrante incontro con Erik Morales per l’unificazione dei titoli WBC e WBO dei pesi super-gallo, incontro perso di misura ai punti da Barrera** e del quale non si era certi avesse completamente recuperato fisicamente nonostante avesse vinto i precedenti 3 incontri che aveva combattuto, inoltre si pensava che il suo stile aggressivo l’avrebbe esposto troppo alla potenza di Hamed anche perchè Barrera per questo incontro aveva detto che avrebbe attaccato Hamed come nessun altro prima d’ora; però nonostante tutto Barrera era considerato il miglior pugile affrontato da Hamed in carriera, in quanto i suoi avversari ad esclusione di Kevin Kelley (gran picchiatore battuto da Hamed alla quarta ripresa in un incontro esplosivo, però quando ha combattuto contro Hamed nel ’97, aveva già 30 anni ed aveva sul groppone già 50 incontri da professionista ed era nella fase calante della sua carriera) erano dei buoni pugili e nulla più.
    Ma sorpresa delle sorprese l’incontro non va affatto come si pensava, in quanto Barrera a differenza di quanto pubblicizzato ha mantenuto una boxe estremamente disciplinata non concedendo niente ad Hamed scoraggiando il pugile britannico controllando l’incontro dalla distanza con intelligenti contrattacchi sia alla figura che al volto dopo averlo mandato a vuoto con grande maestria approfittando dello scarso equilibrio di Hamed dato che ogni colpo con cui Barrera andava a segno faceva traballare con facilità l’inglese, vincendo ai punti con un gran vantaggio che poteva essere più ampio se Barrera all’ultimo round non avesse spinto la testa di Hamed contro i sostegni dell’angolo (scorrettezza che a Barrera è costata un punto, unica macchia del suo incontro), dimostrando l'assenza di versatilità di Hamed che non è affato stato in grado di rispondere alla boxe di Barrera (il quale al contrario è riuscito a staccarsi dal suo stile per vincere questo incontro); dopo l'incontro Hamed combatterà solo un'altra volta contro tal Manuel Calvo vincendo per distacco ai punti in un incontro in cui però ha mostrato veramente poco dell'abilità che lo aveva reso famoso per poi ritirarsi, mentre Barrera continuerà la sua carriera vincendo titoli mondiali nella categoria dei super-piuma
    ottenendo buon successo (prendendosi tra l'altro lo sfizio di battere Morales in 2 rivincite) anche se con qualche sconfitta, sconfitte però sempre arrivate in incontri di alto profilo (ha perso Pacquiao 2 volte, ha perso con Marquez e contro Amir Khan quest'ultima la sua più recente sconfitta avvenuta due anni fa)

    link Hamed-Barrera
    parte 1 (l'incontro parte più o meno a 13:40)
    parte 2
    parte 3
    parte 4
    parte 5

    * immagino che stiate pensando ad Ali, non pensateci neanche quel fesso di Hamed non c’entra una mazza con The Greatest, Hamed da picchiatore qual era stava fermo sulle gambe e non era assolutamente in grado di danzare sul ring come Ali (anzi il gioco di gambe di Hamed lasciava a desiderare per via del suo equilibrio)
    ** incontro veramente bello, nel mio cartellino personale dopo 12 incredibili riprese ho Barrera in vantaggio per un solo punto 114-113, differenza dovuta ad un contestato atterramento subito da Morales, ma l’incontro è stato così equilibrato che ci poteva stare la vittoria di entrambi (infatti uno dei tre giudici ha dato l’incontro a Barrera mentre gli altri due l’hanno dato a Morales)

    nel caso lo chiediate il limite massimo dei pesi piuma è di 57.2 kg, quello dei super-gallo è di 55.3 kg

    una postilla aggiuntiva che non era il caso di aggiungere su RD:
    grazie Barrera per aver umiliato quel ridicolo clown e avercelo levato dai coglioni :ave:

    EDIT:
    i cartellini dell'umiliazione di Hamed (li avevo dimenticati):

    Bieco:
    R1 10-9 Barrera
    R2 10-9 Barrera
    R3 10-9 Hamed
    R4 10-9 Barrera
    R5 10-9 Hamed
    R6 10-9 Barrera
    R7 10-9 Barrera
    R8 10-9 Barrera
    R9 10-9 Barrera
    R10 10-9 Hamed
    R11 10-9 Barrera
    R12 9-9 parità
    Totale: 116-111 Barrera

    Legend:
    R1 10-9 Barrera
    R2 10-9 Barrera
    R3 parità 10-10
    R4 10-9 Barrera
    R5 10-9 Hamed
    R6 10-9 Barrera
    R7 10-9 Barrera
    R8 10-9 Barrera
    R9 10-9 Barrera
    R10 10-9 Barrera
    R11 10-9 Barrera
    R12 9-9 parità
    Totale: 118-110 Barrera

    Zio:
    R1 10-9 Barrera
    R2 10-9 Barrera
    R3 10-10 parità
    R4 10-9 Barrera
    R5 10-9 Hamed
    R6 10-9 Barrera
    R7 10-9 Barrera
    R8 10-9 Barrera
    R9 10-9 Barrera
    R10 10-9 Hamed
    R11 10-9 Barrera
    R12 9-9 parità
    Totale: 117-111 Barrera

    Edited by It's Sciumakah - 1/9/2011, 23:09
     
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    stasera presento un incontro che non ha bisogno di molte presentazioni, ovvero l'incontro tra Marvelous Marvin Hagler e Thomas "The Hitman" Hearns dell'85 per il titolo indiscusso dei pesi medi, incontro tra il duro Hagler e il bombardiere Hearns, incontro conosciuto come "The War" e passato alla storia come i migliori 8 minuti di combattimento della storia del pugilato, incontro corto ma dopotutto entrambi hanno promesso che l'incontro sarebbe stata una guerra e hanno mantenuto le promesse...



     
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    come si calcolano i punti nella boxe:
    oggigiorno si usa il sistema da 10 punti (una volta a seconda del luogo c'era un sistema diverso), il sistema prevede che il vincitore di una ripresa prenda 10 punti, il perdente 9 o meno (in caso ci sia un atterramento, molto più significativo di quello di ieri per quanto mi riguarda, di solito si danno 8 punti, con due atterramenti 7 punti, ecc.), in caso di parità (senza penalità inflitte dall'arbitro) entrambi prendono 10 punti; in caso di penalità si toglie la quantità di punti decisa dall'arbitro (che quando penalizza un pugile indica ai giudici a bordo ring la quantità di punti da togliere) al pugile penalizzato (ieri Klitschko ha vinto la settima ripresa, ma con la penalità la ripresa è diventata di parità)

    i criteri su come si assegna una ripresa:
    - quello più importante ovvero quantità, pulizia ed efficacia dei colpi, questo criterio va assegnato al pugile che porta a segno una maggior quantità di colpi puliti e/o efficaci, il che sembra semplice ma non lo è, dato che non solo alle volte è difficile capire la reale efficacia di un colpo ma anche di vedere subito se il colpo ha centrato il bersaglio in modo pulito, da qui la soggettività nei punteggi
    - l'aggressione efficace (traduzione spicciola di effective aggression), questo criterio va assegnato al pugile che avanza, inizia gli scambi e generalmente forza lo scontro, però l'aggressore deve essere efficace nella sua azione riuscendo effettivamente a mettere in difficoltà l'avversario con essa, se il pugile avanza ma va a vuoto e viene centrato ripetutamente dall'avversario questo criterio praticamente si annulla (anche se un sacco di idioti lo fanno contare lo stesso, dando punti al pugile che avanza)
    - controllo del ritmo dell'incontro, questo criterio va assegnato al pugile che detta il ritmo dell'incontro, cioè quello che impone all'avversario il suo tipo di incontro (es. nella triliogia Ali-Frazier quando Ali teneva Frazier al centro del ring con jab e diretti stava controllando lui il ritmo dell'incontro, quando invece Frazier riusciva a chiudere alle corde Ali ed a lavorare a corta distanza, era lui a dettare il ritmo dell'incontro), questo criterio alle volte è ovvio ed alle volte non si capisce manco per sbaglio
    - difesa, questo criterio va assegnato al pugile che riesce ad andare a segno più spesso riuscendo a mandare a vuoto più spesso l'avversario, dato che la boxe è lo sport di colpire l'avversario senza essere a tua volta colpito (difatti persino in Hagler-Hearns ci sono state schivate e colpi bloccati), criterio spesso sottovalutato dai giudici e dagli osservatori però se volete devo dire che non è quasi mai determinante per assegnare una ripresa ad un pugile o ad un altro (anche perchè solitamente il pugile che si è difeso meglio come naturale conseguenza è quello che ha colpito di più l'avversario e detta il ritmo dell'incontro)
     
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    Oggi vi parlo del discusso incontro per l’unificazione dei titoli WBC e IBF dei pesi superleggeri disputato il 17 marzo 1990 tra il pugile americano Meldrick Taylor (24-0-1 14 KO, 23 anni) e il leggendario pugile messicano Julio Cesar Chavez (68-0 56 KO, 27 anni), incontro molto famoso per la controversa conclusione.
    Meldrick Taylor, il campione IBF, all’epoca era considerato un giovane campione in via di affermazione che aveva di fronte un grande futuro, era stato medaglia d’oro alle olimpiadi di Los Angeles del 1984 nella categoria dei pesi piuma, ed una volta passato professionista aveva ottenuto velocemente successo grazie al suo stile spettacolare vincendo il titolo mondiale che deteneva nel suo 21° incontro da professionista contro l’ottimo James “Buddy” McGirt con un KO tecnico nella 12^ ripresa; il suo principale punto di forza era la velocità nel portare i pugni in quanto era in grado di sparare raffiche di 10-12 colpi in una manciata di secondi e da buon pugile di Philadelphia (la città del leggendario “Smoking” Joe Frazier) era molto portato all’attaccare l’avversario anche se questo lo portava molto spesso ad abbandonare la difesa e il suo gioco di gambe (anch’esso molto veloce) per poter scambiare colpo su colpo con gli avversari.
    Julio Cesar Chavez, il campione WBC, all’epoca era già un grande campione affermato da tempo, aveva vinto 4 titoli mondiali in 3 categorie di peso diverse (titolo WBC nei superpiuma battendo Mario Martinez per KO tecnico alla 6^ ripresa, titolo WBA dei pesi leggeri distruggendo Edwin Rosario in 11 riprese, titolo WBC dei pesi leggeri contro Josè Luis Ramirez vinto ai punti in 11 riprese* ed appunto il titolo WBC dei pesi superleggeri contro Roger Mayweather che ha preferito ritirarsi dopo 10 riprese), ed era già molto famoso per via della striscia vincente che in quel momento era la più lunga dei precedenti 60 anni (ed anche dopo, negli ultimi 21 nessuno è riuscito a tenere una striscia vincente così lunga per avvicinare quella di Chavez); Chavez stilisticamente era il tipico pugile messicano ovvero un pugile che alla lunga sfianca gli avversari con il suo costante e instancabile attacco (soprattutto alla figura) per poi prenderli per sfinimento, inoltre era un grandissimo incassatore ed un pugile dal gran cuore (non si arrendeva di fronte a nulla), aveva una discreta difesa specie negli scambi a corto raggio però non era velocissimo nè nei movimenti nè nel portare i colpi**.
    L’incontro ribattezzato Thunder meets Lightning (Thunder = Chavez, Lightning = Taylor) all’epoca era un incontro molto importante ed atteso, in quanto si sarebbero affrontati due dei migliori pugili del momento entrambi all’apice della carriera ed entrambi avevano uno stile di boxe molto spettacolare per cui ci si attendeva un grandissimo scontro in quanto entrambi avevano anche uno stile che poteva creare problemi all’avversario;
    l’incontro però sin dalle prime fasi è stato dominato dalla boxe di Meldrick Taylor che semplicemente grazie alla sua velocità andava a segno molto ma molto di più rispetto al messicano che faticava ad andare a segno in quanto la velocità di Taylor lo costringeva a restare sulla difensiva troppo spesso per riuscire ad attaccare con continuità, e la stragrande maggioranza degli osservatori ed esperti a bordo ring era stupita del modo in cui Taylor stesse dominando Chavez vincendo ripresa su ripresa e mettendo insieme un vantaggio proibitivo ai punti e pareva avviarsi verso una vittoria ai punti con un netto vantaggio dopo aver controllato agevolmente l’incontro nelle prime 9 riprese in quanto andava a segno con continuità in quantità nettamente maggiore rispetto a Chavez; però dopo le prime 5 riprese, Taylor man mano che passava il tempo pur continuando a controllare l’incontro ha incominciato gradualmente a calare, permettendo a Chavez di andar a segno sempre di più ed a logorarlo fisicamente al punto che dopo le prime 9 riprese Taylor pur essendo in controllo pareva essere stato investito da un tir (aveva gonfiori vari e ferite sulla faccia ed una ferita nella bocca) mentre Chavez non era praticamente segnato e dopo aver subito a lungo l’iniziativa di Taylor il suo lavoro di logoramento aveva dato i suoi frutti dato che i suoi colpi nella 10^ e 11^ ripresa incominciavano a danneggiare e mettere sempre più in difficoltà l’avversario però per Chavez il tempo scarseggiava dato che oramai aveva uno svantaggio tale ai punti che per vincere l’incontro e salvare la sua winning-streak doveva per forza mandare KO l’avversario. Agli occhi di qualunque osservatore prima dell’ultima ripresa l’unica cosa di cui aveva bisogno il fisicamente danneggiato Taylor per vincere l’incontro era di stare in piedi, ma assurdamente all’angolo di Taylor i suoi manager gli hanno dato istruzione di vincere l’ultima ripresa dicendogli che da quella ripresa dipendeva il risultato dell’incontro (WTF?), ma nonostante tutto Taylor, esausto e lorogato, durante quest’ultima ripresa pareva in grado di riuscire a finirla finchè con 25 secondi allo scadere dell’incontro Chavez l’ha centrato con un tremendo destro che l’ha prima fatto traballare e poi l’ha atterrato con una combinazione di colpi conclusa da un destro sulla mascella, però con grande cuore Taylor durante il conteggio dell’arbitro Richard Steele riesce ad alzarsi al conteggio di 5 ed appare salvo (la 12^ ripresa era l’unica in cui potevi essere salvato dalla campana) in quanto manca troppo poco tempo per permettere a Chavez di mandarlo KO ma Steele terminato il conteggio di 8*** chiede per due volte a Taylor “are you ok?” ma l’americano non risponde e Steele interrompe l’incontro dichiarando Chavez vincitore per KO tecnico quando mancavano 2 secondi allo scadere dell’incontro ed alla vittoria di Taylor****. La decisione di Steele è una delle più discusse della storia recente della boxe in quanto da una parte c’è chi sostiene che è stata un’ingiustizia fermare Taylor a 2 secondi dalla vittoria dato che Chavez non sarebbe stato in grado di mandare a segno un altro colpo e dall’altra c’è chi sostiene che Steele non sapendo quanto mancava al termine ha fatto bene a fermare un pugile che non era nemmeno in grado di rispondere “yes”. What do you think folks?

    * l’incontro è stato fermato all’inizio dell’11^ ripresa perchè Ramirez è stato ferito da una testata accidentale, costringendo così come da regolamento ad andare ai punti senza terminare le ultime due riprese
    ** non era neanche lento, era semplicemente più lento rispetto ai pugili che fanno della velocità e del gioco di gambe il loro punto di forza (in pratica non era Sugar Ray Leonard ma non era certo una lumaca)
    *** nel pugilato professionistico da molti anni (saranno una settantina d’ani, non ricordo quando precisamente è stata introdotta questa regola, ma credo sia da dopo la seconda guerra mondiale) nel regolamento è previsto che l’arbitro dopo un atterramento conti sempre fino a 8 indipendentemente da quando si alza il pugile atterrato, per valutarne meglio le condizioni
    **** i cartellini dei giudici dopo l’11° round, Dave Moretti aveva 107-102 Taylor, Jerry Roth 108-101 Taylor mentre Chuck Giampa 105-104 Chavez (questo qui non ho idea di che abbia visto), per cui Taylor avrebbe vinto ai punti anche perdendo la 12^ ripresa con l’atterramento

    link dell'incontro
    parte 1
    parte 2
    parte 3
    parte 4

    le mie conclusioni
    Taylor è uscito da questo incontro parecchio danneggiato nel fisico, in ospedale gli hanno scoperto una frattura dell'osso dietro l'occhio sinistro, gli hanno dovuto fare una trasfusione di quasi un litro di sangue per rimpiazzare il sangue perso durante l'incontro, e come descritto da Flip Homansky (il dottore a bordoring della commissione atletica del Nevada presente per l'incontro) aveva gonfiori grotteschi sulla faccia ed urinava sangue; insomma Chavez gli ha devastato il fisico, infatti dopo questo incontro la carriera di Taylor che era avviata per grandi successi è entrata in declino e si è alternata tra alti e bassi ed è continuata decisamente troppo a lungo tanto che nel 2002 aveva assurdamente la licenza per combattere nonostante fosse visibilmente affetto da demenza pugilistica, come mostrato in questo documentario della HBO sull'incontro (minuto 3:38, ditemi se capite una parola di quello che Taylor dice)


    Chavez invece continuerà imbattuto per altri 21 incontri prima di subire la sua prima sconfitta e di calare inevitabilmente a causa dell'età che avanzava

    secondo me l'arbitro ha fatto bene ad interrompere l'incontro, dato che non sapendo quanto manca (all'epoca c'era solo una luce lampeggiante negli angoli neutrali che segnalava gli ultimi 10 secondi di ogni round, ma il time-keeper non segnalava sonoramente con dei colpi sulla campana questi ultimi 10 secondi del round, e Steele aveva gli occhi solo ed esclusivamente su Taylor da dopo che è stato colpito duro da Chavez) era praticamente costretto a non far continuare un pugile così pesto da non essere in grado di rispondere ad una semplice domanda ("are you okay?") per giunta posta per due volte, anzi se l'avesse lasciato andare e nell'incontro invece che 2 secondi ne mancavano 20 il finale sarebbe stato tragico dato che Taylor era letteralmente più di là che di qua a fine incontro, l'unica critica che mi sembra il caso di fare all'arbitro è stata quella di non prendere i pugni di Taylor in mano per controllare le sue reazioni come invece si fa di solito dato che sarebbe stato più facile capire le sue condizioni (Taylor come potete notare voi si stava reggendo in piedi tenendo le mani sulle corde)

    Edited by Muhammad_Ali - 25/11/2011, 22:30
     
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    esempio di un incontro in cui è facile tenere i punti (che vi ho dato da fare perchè una volta che si riesce a capire com'è la situazione in termini di punteggio si capisce di più l'andamento di un incontro di boxe), Foreman-Briggs del '97

    parte 1: link
    parte 2: link
    parte 3: link
    parte 4: link
    parte 5: link
    parte 6: link
    parte 7: link
    parte 8: link

    parte 1 contiene i dati dei due pugili e le loro entrate (quindi potete anche saltarlo se volete che non è importante, anche se in questa parte viene dato un background parziale dei due pugili), parte 8 contiene il verdetto e le interviste coi pugili

    l'incontro era valido per il titolo simbolico di Linear Heavyweight Champion, ovvero il titolo di campione che passa solo nel caso il precedente campione è sconfitto, dato che a Foreman erano stati tolti i titoli mondiali vinti contro Moorer nel '94 (il titolo WBA per non aver accettato una difesa del titolo contro il N°1 contender della WBA Tony Tucker, il titolo IBF per non aver concesso il rematch ad Axel Schulz in Germania dopo una contestata vittoria ai punti contro il tedesco a Las Vegas nel 95) pur non avendo perso incontri dalla sua famosa vittoria

    cartellino di Legend
    1° round 10-9 Briggs
    2° round 10-9 Foreman
    3° round 10-9 Foreman
    4° round 10-9 Foreman
    5° round parità 10-10
    6° round 10-9 Foreman
    7° round 10-9 Briggs
    8° round 10-9 Foreman
    9° round 10-9 Foreman
    10° round 10-9 Briggs
    11° round 10-9 Foreman
    12° round parità 10-10
    117-113 Foreman

    cartellino di Zio
    1° round 10-9 Briggs
    2° round 10-9 Foreman
    3° round 10-9 Foreman
    4° round 10-9 Foreman
    5° round 10-9 Foreman
    6° round 10-9 Briggs
    7° round 10-10 parità
    8° round 10-9 Foreman
    9° round 10-9 Foreman
    10° round 10-9 Briggs
    11° round 10-9 Foreman
    12° round 10-10 parità
    117-113 Foreman

    il mio cartellino
    1° round: 10-9 Briggs
    2° round: 10-9 Foreman
    3° round: 10-9 Foreman
    4° round: 10-9 Foreman
    5° round: 10-9 Foreman
    6° round: 10-9 Briggs
    7° round: 10-9 Foreman
    8° round: 10-9 Foreman
    9° round: 10-9 Foreman
    10° round: 10-9 Briggs
    11° round: 10-9 Foreman
    12° round: 10-9 Foreman
    117-111 Foreman

    l'unica cosa che mi ha lasciato un po' perplesso dei vostri cartellini è l'assegnazione della parità del 12° round, perchè i due avranno mandato a segno più o meno lo stesso numero di colpi ma Foreman secondo me è stato più continuo nel controllare l'azione, era l'aggressore e i suoi colpi erano decisamente i più efficaci dato che Briggs spesso è stato costretto ad arretrare prima di rispondere, ma per il resto siete andati molto meglio dei giudici i quali hanno emesso un il verdetto (114-114, 116-112 Briggs e 117-113 Briggs) assolutamente vergognoso, decisione chiaramente politica per non avere un 49enne come sfidante di Lennox Lewis per il titolo mondiale WBC l'anno successivo, alle volte capita che certi verdetti definiti dai più come furti sono incontri abbastanza equilibrati che possono andare ad entrambi i pugili però questo incontro decisamente non fa parte di questa categoria questo è stato un furto di proporzioni bibliche

    gli unici round difficili da assegnare in questo incontro erano il 6° e il 7° infatti sono state le riprese in cui noi tre siamo stati più in disaccordo
     
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    Erik "El Terrible" Morales vs "The Baby Faced Assassin" Marco Antonio Barrera 1, incontro di unificazione dei titoli mondiali WBC e WBO dei pesi supergallo (limite 55.3 kg), non c'è molto da raccontare per questo incontro, sono due tipici pugili messicani (oltre ad essere due tra i migliori pugili del mondo dell'ultimo decennio, entrambi combattono ancora anche se sono nella fase calante della carriera) ed entrambi menano, uno possiede un gran destro (Morales) l'altro possiede gran gancio sinistro alla figura (Barrera); l'unica cosa da dire è che l'incontro a rivitalizzato la carriera di Barrera nonostante la sconfitta dato che non aveva ottenuto performance del genere da prima delle due sconfitte con Junior Jones nel '96 e '97; l'incontro è stato nominato incontro dell'anno del 2000 dalla più famosa rivista del settore Ring Magazine

    dati dei due pugili:
    Marco Antonio Barrera: 1.68 m d'altezza, 1.78 m l'allungo, 55.1 kg di peso in questo incontro - record: 49-2 36 KO - detentore del titolo mondiale WBO dei pesi supergallo
    Erik Morales: 1.73 m d'altezza, 1.83 m l'allungo, 54.9 kg di peso in questo incontro - record: 35-0 28 KO - detentore del titolo mondiale WBC dei pesi supergallo

    link dell'incontro
    parte 1: link
    parte 2: link
    parte 3: link
    parte 4: link
    parte 5: link

    sottolineo che Zio dopo aver letto i soprannomi ha riso, dopo aver visto l'incontro però ha cambiato idea :asd:

    cartellino di Legend:
    1° round 10-9 Morales
    2° round 10-9 Barrera
    3° round 10-9 Morales
    4° round 10-9 Barrera
    5° round 10-10 pari
    6° round 10-10 pari
    7° round 10-9 Morales
    8° round 10-9 Barrera
    9° round 10-9 Barrera
    10° round 10-9 Barrera
    11° round 10-9 Barrera
    12° round 10-8 Barrera
    117-112 Barrera

    cartellino di Zio
    R1 10-10 parità
    R2 10-9 Barrera
    R3 10-9 Morales
    R4 10-9 Morales
    R5 10-10 parità
    R6 10-9 Morales
    R7 10-9 Morales
    R8 10-9 Barrera
    R9 10-9 Barrera
    R10 10-10 parità
    R11 10-9 Barrera
    R12 10-8 Barrera
    116-114 Barrera

    il mio cartellino
    1° round: 10-9 Barrera
    2° round: 10-9 Barrera
    3° round: 10-9 Morales
    4° round: 10-9 Morales
    5° round: 10-9 Morales
    6° round: 10-9 Morales
    7° round: 10-9 Morales
    8° round: 10-9 Barrera
    9° round: 10-9 Barrera
    10° round: 10-9 Morales
    11° round: 10-9 Barrera
    12° round: 10-8 Barrera
    114-113 Barrera
     
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    Marvelous Marvin Hagler (61-2-2 51 KO) vs John "The Beast" Mugabi (26-0 26 KO)
    scontro tra grandi bombardieri dalla simile stazza (Hagler 1.77m d'altezza, 1.91m d'allungo, 72.3 kg di peso; Mugabi 1.74m d'altezza, 1.88m d'allungo, 71.2 kg di peso) per il titolo indiscusso dei pesi medi del marzo 1986, Hagler era in fase leggermente calante della sua carriera (non essendo più giovanissimo puntava meno sulla qualità della boxe e più sulla sua forza per vincere gli incontri) ma era comunque Marvelous, Mugabi invece era all'apice ed il suo soprannome era all'altezza della sua fama dato che arrivava all'incontro avendo battuto tutti i suoi avversari prima del limite (la maggior parte dei quali stesi nelle prime 3 riprese), una furiosa battaglia dalla prima all'ultima ripresa, terminata con la vittoria per knock-out alla 11^ ripresa del campione Hagler che a differenza dello sfidante è stato in grado di conservare la sua forza sulla lunga distanza mentre Mugabi dopo essere partito scambiando alla pari è decaduto col passare del tempo a causa dei logoranti colpi di Hagler, guardatelo non ve ne pentirete

    parte 1: link
    parte 2: link
    parte 3: link
    parte 4: link
    parte 5: link
     
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    Last night I had a dream, When I got to Africa,
    I had one hell of a rumble.
    I had to beat Tarzan’s behind first,
    For claiming to be King of the Jungle.
    For this fight, I’ve wrestled with alligators,
    I’ve tussled with a whale.
    I done handcuffed lightning
    And throw thunder in jail.
    You know I’m bad.
    just last week, I murdered a rock,
    Injured a stone, Hospitalized a brick.
    I’m so mean, I make medicine sick.
    I’m so fast, man,
    I can run through a hurricane and don't get wet.
    When George Foreman meets me,
    He’ll pay his debt.
    I can drown the drink of water, and kill a dead tree.
    Wait till you see Muhammad Ali.




    30 ottobre 1974, Stade du 20 Mai di Kinshasa, repubblica democratica del Congo (all’epoca Zaire), dopo mesi di attesa sta per cominciare l’evento dell’anno la Rumble in the Jungle ovvero l’incontro valido per il titolo mondiale dei pesi massimi tra il distruttivo campione in carica George Foreman e lo sfidante e a sua volta ex-campione dei pesi massimi Muhammad Ali, il pugile più popolare nella boxe (all’epoca nonostante non fosse il campione era di gran lunga il pugile più famoso); Ali dopo 10 anni dall’incontro con Sonny Liston è nuovamente pesantemente sfavorito, in quanto George Foreman arriva all’incontro imbattuto (40 vittorie in 40 incontri combattuti, 37 vittorie arrivate per knock-out) e si presenta come una vera e propria forza distruttrice dopo aver disintegrato i due pugili che avevano battuto Ali cioè Joe Frazier (da cui ha vinto il titolo) e Ken Norton nell’arco di 2 riprese ed era da 8 incontri che i suoi avversari non superavano la 2^ ripresa; Ali (44 vittorie, 2 sconfitte, 31 vittorie per knock-out) invece dal suo ritorno dopo i tre anni di esilio dal ring pur rimanendo al top della categoria non aveva più la velocità sulle gambe e i riflessi che l’avevano reso capace di dominare la categoria dal 1964 al 1967 e le sue prestazioni ne hanno risentito fortemente, cosa dimostrata specialmente con Frazier che l’ha atterrato nel famoso “Fight of the Century” al Madison Square Garden l’8 marzo 1971 e l’ha battuto ai punti con verdetto unanime e Ken Norton che l’ha battuto il 31 marzo nel 1973 a San Diego ai punti (split decision, l’arbitro aveva 7-4 Norton, un giudice aveva 5-4 Norton, l’altro giudice 6-5 Ali; anche se l’incontro non è affatto stato equilibrato come sembra dai punteggi dei giudici) incontro in cui gli ha rotto la mascella e nelle rivincite coi due Ali seppur vincitore ai punti sia con Norton (al Forum di Inglewood il 10 settembre 1973 per split decision, l’arbitro aveva 7-5 Ali, un giudice aveva 6-5 Ali, l’altro giudice aveva 6-5 Norton; questo sì incontro equilibratissimo che Ali ha vinto con un grande ultimo round guadagnandosi la vittoria per il rotto della cuffia) e con Frazier (al Madison Square Garden il 28 gennaio 1974 con verdetto unanime, l’arbitro aveva 6-5, i giudici 7-4, 8-4 Ali) non ha impressionato più di tanto, inoltre c’erano dubbi sulla potenza dei suoi colpi in quanto essendosi infortunato alla mano destra nel 2° incontro con Ken Norton era riuscito a battere il poco conosciuto Rudi Lubbers (un contender europeo, ma non un pugile di livello mondiale) solo ai punti in un incontro combattuto usando solo il sinistro (con il destro Ali toccava e basta proprio a causa dell’infortunio) incontro disputato tra il 2° incontro con Norton e il 2° incontro con Frazier, per cui si credeva che Ali non avesse più la velocità e i riflessi necessari per poter danzare fuori portata dai tremendi colpi di Foreman e frustrare il picchiatore come aveva fatto con Sonny Liston 10 anni prima e perciò era pesantemente sfavorito, al punto che c'era chi temeva addirittura per la sua salute nel caso subisse troppo da un pugile tremendo come Foreman; durante tutto il periodo precedente all’incontro in Africa Ali (come prevedibile) ha fatto i suoi soliti numeri (come dimostrato dal poema postato sopra) per aumentare l’hype dicendo che il mondo si sbagliava che avrebbe umiliato Foreman con la sua boxe scientifica e che avrebbe danzato e danzato per tutto l’incontro (e all’epoca gli incontri titolati erano previsti per 15 round) facendo impazzire Foreman con la sua velocità e che a differenza di quanto dicevano i critici lui era il pugile ideale per battere il nuovo mostro imbattibile della categoria dei massimi ed aveva soprannominato Foreman la mummia prendendo in giro i suoi movimenti che definirei un po’ ingessati;
    una brevissima descrizione dell'incontro
    1° round: Ali a differenza di quanto ci si aspettasse inizia con una tattica molto più aggressiva di quanto ha abituato in quanto invece di concentrarsi sul danzare per stancare il campione facendolo girare a vuoto e usare il jab per tenerlo distante lo attacca incominciando con il suo veloce diretto destro (colpo molto pericoloso con cui iniziare le combinazioni) afferrandolo in clinch una volta colpito e poi usando il suo gioco di gambe per rimettere distanza tra lui e George per poi riprendere l'attacco andando a segno in questo modo diverse volte, però col passare del tempo Foreman incomincia a guadagnare terreno e incomincia a mettere Ali all'angolo e lo colpisce a sua volta con alcuni colpi; 2° round: Ali avendo intuito che la strategia scelta non ha molte possibilità di funzionare (dopo il 1° round era molto più stanco di quanto immaginasse prima dell'incontro) decide di cambiare completamente tattica, facendosi chiudere volontariamente negli angoli e alle corde tenendo la guardia alzata e i suoi grandi riflessi per bloccare, evitare e togliere l'effetto dei colpi tremendi di Foreman, utilizzando spesso il clinch per rompere il ritmo all'avversario (clinch nei quali faceva sostenere a George il suo peso) e approfittando dei larghi pugni di Foreman per piazzare i suoi colpi quando il campione è scoperto;
    3°-4° round: nonostante il suo intero angolo (l'allenatore Angelo Dundee, il medico Ferdie Pacheco, l'assistente Luis Sarria, Bundini Brown e persino il manager, che si occupava solo delle faccende economiche, Herbert Muhammad) fosse preoccupatissimo per la scelta strategica di Ali e lo abbia pregato di togliersi dalle corde e danzare (gli hanno urlato addosso per tutto il secondo round), Ali continua a stare alle corde e man mano che passa il tempo si incomincia a capire lo scopo dell'apparente pazzia di Muhammad dato che Foreman non abituato a incontri lunghi incomincia a mostrare i primi segni di stanchezza lasciando sempre più spazio ad Ali per contrattaccare con i suoi velocissimi diretti
    5° round: in questo round l'apparenza mostra un Foreman rivitalizzato rispetto alle precendenti riprese ed un Ali in apparente difficoltà che sembra costretto sulla difensiva per quasi tutto il round quasi fosse al limite della sopportazione con Foreman che continua ad attaccare con violenza, ma negli ultimi 30 secondi del round parte con un contrattacco micidiale che fa traballare le gambe dell'ormai stanco campione che per nei round precedenti aveva sprecato tantissimi colpi (colpiva e basta senza piazzare i colpi la cui maggior parte non impattava con piena forza)
    6°-7°-8° round: Ali continuando a stare alle corde a questo punto è in completo controllo dell'incontro e aumenta sempre di più la frequenza dei suoi colpi mentre Foreman sempre più stanco non ha la minima idea di cosa fare (e al suo angolo non riuscivano a trovare il modo per fargli cambiare modo di combattere, Foreman non è mai stato un pugile facile da "guidare" nemmeno da gente esperta come Dick Saddler e Archie Moore all'epoca manager di George) e finalmente all'8° round Ali butta giù Foreman che riceve il conteggio di 10 dell'arbitro (conteggio molto al limite per quanto riguarda la velocità, Foreman è stato per terra poco più di 10 secondi, non si capisce se Foreman si è alzato al 9 dell'arbitro oppure se non ha fatto in tempo) venendo così knock-out; Ali diventa il 2° pugile nella storia dopo Floyd Patterson a riconquistare il titolo dei pesi massimi

    video dell'incontro, completo di pre-incontro, ingresso dei due pugili e intervista al vincitore alla fine (l'incontro comincia intorno al 21° minuto del video)
    link
     
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    20 years later...

    5 novembre 1994, MGM Grand di Las Vegas, incontro valido per i titoli mondiali dei pesi massimi WBA e IBF tra il campione Michael Moorer (35-0 30 KO) e lo sfidante George Foreman (72-4 67 KO)
    Michael Moorer (26 anni d'età, 188 cm d'altezza, 198 cm d'allungo, 100.7 kg di peso), primo mancino ad aver vinto il mondiale dei pesi massimi precedentemente detentore del titolo mondiale WBO dei medio-massimi prima e dei massimi poi (entrambi i titoli sono stati resi vacanti), non era un campione del mondo molto popolare principalmente per questioni caratteriali (era uno che stava molto sulle sue) e la sua vittoria nei confronti di Evander Holyfield, a cui aveva strappato i titoli con una vittoria ai punti (majority decision, 2 giudici hanno assegnato la vittoria a Moorer con i punteggi di 116-112 e 115-114, il terzo ha assegnato la parità col punteggio di 114-114), non era stata molto convincente (ha vinto perchè Evander ha combattuto male più per problemi fisici suoi* che per quello che gli faceva lui) ed al suo posto era stato considerato la star dell'incontro il suo allenatore Teddy Atlas per i drammatici discorsi appassionati che gli faceva all'angolo negli intervalli tra le riprese per cercare di convincerlo ad adottare strategie più aggressive sul ring (Atlas aveva paura che i giudici stessero dando le riprese al seppur in difficoltà Holyfield che all'epoca era già un rispettato grande campione dato che Moorer faceva giusto il minimo sindacale combattendo in modo molto passivo)
    George Foreman (45 anni d'età, 192 cm d'altezza, 208 cm d'allungo, 113.4 kg di peso) inizialmente ritiratosi nel '77 dopo un breve ritorno in seguito alla sua sconfitta con Ali nel '74 (ritorno sul ring concluso dopo aver subito la sua 2^ sconfitta con Jimmy Young ai punti), è tornato a boxare nel 1987 all'età di 38 anni perchè aveva bisogno di soldi (il centro per i giovani che gestiva a Houston si è mangiato i soldi che aveva guadagnato nella sua carriera di pugili) però ha rinnovato la sua immagine passando dalla figura di tremendo mostro che aveva negli anni '70 ad essere un gran simpaticone che faceva presa con il pubblico, però il suo ritorno all'inizio non è stato preso molto seriamente in quanto gli avversari scelti dal texano erano quasi tutti dei mediocri (giusto Dwight Muhammad Qawi, Bert Cooper, Gerry Cooney e Adilson Rodrigues erano avversari rispettabili**, però non erano dei top-contender), percezione che però è cambiata dopo il suo incontro con Evander Holyfield del 1991 incontro in cui ha dato all'allora neo-campione del mondo un incontro durissimo seppur perso ai punti con verdetto unanime (punteggi dei giudici: 115-112, 116-111, 117-110 tutti a favore di Holyfield ovviamente) dandogli diversi grattacapi, però dopo quell'incontro Foreman a causa dell'età che avanzava non è più riuscito a ripetere prestazioni di quel livello vincendo un incontro difficilissimo contro Alex Stewart (un avversario per contender degli anni '90, particolarmente in difficoltà con i picchiatori, infatti Tyson nel '90 l'ha steso alla 1^ ripresa) nel '92 vinto di misura ai punti in 10 riprese (majority decision, 2 giudici avevano 94-93 Foreman, il terzo 94-94) ed ha perso un secondo incontro titolato (versione WBO del mondiale dei massimi) contro il discreto Tommy Morrison (contender degli anni '90 con un gran gancio sinistro e discrete abilità pugilistiche, ma certamente non era al livello dei migliori del periodo e la sua mascella era tutt'altro che d'acciaio) che l'ha battuto ai punti in 12 riprese con verdetto unanime riuscendo a batterlo facilmente sul piano della boxe (Foreman faticava a seguire i suoi movimenti e Morrison non era esattamente Muhammad Ali), per cui per questa nuovo incontro titolato l'unica possibilità di vittoria per Foreman era la cosiddetta "puncher chance", ovvero doveva andare a segno con una bomba sperando di buttare giù Moorer e metterlo knock-out, però in pochi non lo ritenevano possibile in quanto Foreman mancava proprio della velocità necessaria per mandare a segno il colpo con la giusta potenza ed il mancino Moorer sarebbe stato un bersaglio difficile***
    l'incontro come prevedibile è stato controllato facilmente da Michael Moorer che con i suoi ottimi jab e ganci destri aveva tranquillamente preso il largo nei cartellini dei giudici, però man mano che passava il tempo nell'incontro rimaneva sempre più vicino a Foreman nonostante le istruzioni di Atlas che al termine di ogni ripresa gli ripeteva di uscire dal raggio d'azione di Foreman una volta andato a segno coi suoi colpi dato che Foreman stava preparando un uno-due e per questa sua presunzione ha pagato un carissimo prezzo quando nel 10° round Foreman è andato a segno con l'uno-due che cercava dall'inizio dell'incontro mandando Moorer nel mondo dei sogni e diventando per la 2^ volta nella sua carriera campione del mondo dei pesi massimi, ottenendo due record: il primo quello del campione mondiale dei pesi massimi più vecchio di sempre (contando solo le sigle maggiori****) ed ha vinto il titolo mondiale 20 anni dopo averlo perso. La miglior descrizione della sua impresa l'ha data Sport Illustrated dicendo che Foreman ha combattuto contro la storia ed ha vinto

    parte 1: link
    parte 2: link
    parte 3: link
    parte 4: link
    parte 5: link

    n.b.
    Foreman in questo incontro ha gli stessi pantaloncini che aveva nel 1974 quando ha perso contro Ali (!)

    * durante l'incontro Holyfield si è lamentato più volte nell'intervallo tra i round con il suo allenatore che gli faceva male la spalla, e visitato in ospedale a Holyfield che durante l'incontro ha avuto un lieve attacco di cuore e gli è stata diagnosticata una malformazione al cuore (problemi che sono costati a Holyfield la licenza per combattere per lungo tempo, ha riottenuto la licenza tempo dopo severi test medici l'anno successivo che hanno dimostrato che la diagnosi della malformazione era sbagliata)
    ** Qawi era stato un gran pugile nei medio-massimi e nei massimi leggeri però non aveva il fisico per combattere nei massimi, Bert Cooper era un contender tremendamente incostante un incontro lo combatteva fino all'ultimo sangue mentre in un altro incontro si arrendeva non appena incominciava a subire (e contro Foreman si è presentata questa 2^ versione di Bert Cooper), Gerry Cooney gran picchiatore e top-contender dei primi anni '80 che però ha perso i suoi incontri titolati con Holmes (nell'82) e con Michael Spinks (nell'87), l'ha affrontato nel '90 quando non combatteva da 3 anni (la sconfitta con Spinks), Adilson Rodrigues era un discreto pugile brasiliano diventato contender tra i primi anni '80 e '90 fermato prima di aver occasioni titolate (sia Holyfield che Foreman l'hanno messo KO rispettivamente nell'89 e nel '90)
    *** i mancini hanno una postura che li rende difficili da colpire con il jab, che negli anni '80 e '90 era una delle migliori armi di Foreman, pugno con il quale andava a segno molto spesso (negli anni '70 lo usava più per preparare altri colpi rispetto ad usarlo per arma offensiva)
    **** le sigle maggiori della boxe sono la WBA (creata nel 1921 con il nome di NBA), la WBC (creata nel 1963), la IBF (creata nel 1983) e la WBO (creata nel 1988), le altre numerosissime non hanno minimamente il prestigio di queste quattro

    p.s.
    se avete qualche dubbio sul fatto che il pugno non fosse abbastanza forte per stendere Moorer guardate il replay prima di fare figure di m...a che fanno certi rintronati che ogni tanto scrivono cotanta idiozia nei commenti su youtube
     
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    11 febbraio 1990, Tokyo Dome, incontro valido per il titolo mondiale indiscusso dei pesi massimi (i titoli WBA, WBC e IBF erano unificati) tra l'imbattibile "Iron" Mike Tyson (37-0 33 KO) e lo sfidante il poco conosciuto e ancor meno considerato valido James Buster Douglas (29-4-1 19 KO), una difesa facile facile per il campione in attesa che vengano finalizzate le trattative per un incontro con Evander Holyfield, l'unico sfidante credibile al titolo oramai rimasto da affrontare per il campione
    sin dal suo debutto Mike Tyson (178 cm d'altezza, 180 cm l'allungo, 100 kg peso ufficiale per l'incontro in questione) si è rivelato una forza distruttrice inarrestabile mostrando grande velocità, una difesa molto difficile da penetrare ed un incredibile potenza ed esplosività, diventando a 20 anni campione del mondo dei massimi (per la WBC, campione dei massimi più giovane della storia) sconfiggendo con un tremendo KO Trevor Berbick in 2 riprese (Berbick dopo essere stato atterrato dal colpo decisivo è ricaduto a terra per due volte cercando di rialzarsi) ed ha continuato a procedere con la sua devastazione unificando le cinture e abbattendo tutti i migliori pesi massimi in circolazione con un knock-out dopo l'altro (gli unici due che dopo la vittoria del titolo di Mike Tyson sono sopravvissuti 12 riprese sono stati James "Bonecrusher" Smith e Tony Tucker, sconfitti ai punti con margine nettissimo), alcuni dei quali arrivati nel giro di pochissimo tempo (l'incontro con Michael Spinks dell'88 è durato 91 secondi, quello con Carl Williams dell'89 è stato più lungo però "ben" 93 secondi); inoltre Tyson tra le sue armi oltre alla velocità, la difesa, la potenza e le combinazioni esplosive inoltre poteva contare grazie alle sue prestazioni su una capacità incredibile di intimidire l'avversario che molto spesso più che cercare di combattere Tyson per vincere era raggelata e non era in grado di combinare assolutamente niente (vi ricorda qualcun altro campione dei pesi massimi nominato in questo thread?); in compenso però la sua vita privata non stava andando per il meglio, l'anno prima aveva divorziato dalla moglie Robin Givens ed aveva cominciato a finire sui titoli dei giornali in seguito a comportamenti poco ortodossi e si era legato a personaggi discutibili (Don King), sempre nell'89 inoltre (convinto da Don King) aveva licenziato il suo allenatore storico Kevin Rooney e l'aveva sostituito con Aaron Snowell che all'epoca aveva molta poca esperienza, e per questo incontro è parso non allenarsi più con l'intensità e dedizione per i precedenti ma questo non sembrava essere un grosso problema in vista della sua facile difesa con Douglas
    James Buster Douglas (192 cm d'altezza, 211 cm d'allungo, 105 kg di peso per l'incontro in questione) invece era giusto uno dei tanti pugili in circolazione un avversario per pugili più quotati, con buone doti naturali (aveva un ottimo jab ed un discreto atletismo, era molto forte fisicamente pur non essendo un gran picchiatore), però non aveva il cuore, il carattere, la concentrazione e la dedizione necessaria per riuscire bene ad alti livelli (in 3 delle sue 4 sconfitte era stato sconfitto prima del limite), e la cosa è stata evidenziata dal suo primo incontro titolato contro Tony Tucker nel 1987 per il titolo IBF* incontro in cui stava andando piuttosto bene finchè non ha finito la benzina ed è stato immediatamente sopraffatto da Tucker, motivo per cui si riteneva che non avesse il cuore per essere un campione (the legendary Jack Dempsey said "a champion is someone who gets up when he can't") e che sarebbe stata preda molto facile di Mike Tyson, talmente facile che a Las Vegas l'unica agenzia di scommesse (tutte le altre avevano scommesse sul round in cui Tyson avrebbe messo KO Douglas) che accettava scommesse sul vincitore dell'incontro lo dava 42-1 underdog; inoltre la sua vita privata non era granchè meglio della sua carriera pugilistica: il padre Bill "Dynamite" Douglas (un ex-contender dei pesi medi e medio-massimi) che lo allenava da sempre dopo la sconfitta con Tucker ha deciso di non far più parte del suo entourage (disgustato dalla mancanza di cuore e di carattere mostrata nell'incontro con Tucker), la moglie lo aveva lasciato nell'89, alla madre di suo figlio era stata diagnosticata la leucemia e 23 giorni prima dell'incontro con Tyson (l'incontro più importante della travagliata carriera di Douglas) sua madre è morta d'infarto, per cui a rigor di logica viste le premesse iniziali le sue possibilità contro Tyson avrebbero dovute crollare ulteriormente se non fosse che erano meno di zero in ogni caso (almeno così sembrava).
    Ma in quella che doveva essere una passeggiata sin dal suono della prima campana si è rivelato un evento scioccante, un ispirato Buster Douglas (he was fighting for his mother) non solo non aveva mostrato nessunissima paura del campione e lo stava combattendo, ma lo stava dominando e battendo come un tappeto costringendo il cosiddetto "Baddest man of the planet" a subire costantemente la sua azione senza riuscire a fare nulla per contrastarlo al punto che Tyson pareva non aver la minima idea di cosa fare per evitare con efficacia i colpi di Douglas e prendere il controllo dell'incontro (he kept running into Douglas punches), e dal 4° round il suo occhio ha incominciato a chiudersi e il suo impreparatissimo angolo (che tra l'altro non era in grado di dargli consigli su come togliere il controllo dell'incontro a Douglas) non aveva l'equipaggiamento adatto per ridurre rigonfiamenti e chiudere le ferite (talmente convinti della vittoria di Tyson non avevano portato la piastra metallica che si usa per ridurre rigonfiamenti e bozzi sulla faccia dei pugili colpiti) ed hanno dovuto improvvisare passando sull'occhio gonfio di Tyson un guanto di plastica riempito con d'acqua gelata; man mano che l'incontro andava avanti l'incontro pareva sempre di più nelle mani di un sempre più dominante Douglas finchè negli ultimi secondi dell'8^ ripresa lo sfidante ha commesso un errore e Tyson lo ha steso con uno dei suoi tremendi uppercut per un lungo conteggio di 9 però la fortuna era dalla sua parte in quanto Douglas è stato salvato dalla campana; nella 9^ ripresa quando tutti si aspettavano che Tyson (uno dei migliori finisher** della storia) avrebbe finito per ottenere il KO che cercava, ma Douglas nel pieno dell'incontro della sua vita ha coraggiosamente contrattaccato mettendo Tyson in crisi nera costringendolo più volte alle corde e nella 10^ ripresa tra lo shock generale è stato lui ha concludere l'incontro mettendo KO il campione con una combinazione di destri e sinistri seguita da un tremendo uppercut ottenendo così la vittoria più imprevista nella storia non solo dei pesi massimi ma del pugilato in generale (addirittura forse dello sport in generale);
    ma dopo l'incontro è esplosa la controversia del conteggio lungo, dopo che Tyson ha atterrato Douglas nell'8^ ripresa l'arbitro Octavio Meyran invece di prendere il tempo del conteggio dal time-keeper a bordo ring ha contato il conteggio secondo il suo tempo (finendo così per essere qualche secondo indietro rispetto al time-keeper) finendo per dare a Douglas più tempo di quanto avrebbe dovuto ricevere (Douglas è rimasto a terra per un totale di 14 secondi) e quel farabutto di Don King ha cercato di approfittare della situazione cercando di far rovesciare il verdetto dell'incontro e per un breve periodo è apparso in grado di farcela in quanto la WBA e la WBC gli stavano dando retta ma sono state costrette a far marcia indietro in seguito alle pressioni dell'opinioni pubblica, controversia totalmente campata in aria in quanto le regole della boxe stabiliscono che la massima autorità nel ring è l'arbitro ed è il suo conteggio che il pugile atterrato deve seguire non quello del time-keeper o quello di Don King, e Douglas come da regolamento si è alzato al 9 ed era pronto a combattere (senza contare che non appena atterrato dall'uppercut di Tyson, Douglas ha tirato un pugno al ring in segno di frustrazione per aver abbassato la guardia e l'evidenza mostrava che avrebbe potuto alzarsi in qualunque momento ma molto intelligentemente ha preferito aspettare fino al 9 per guadagnare più tempo possibile) mentre Tyson (che a sua volta ha ricevuto un conteggio lungo quando atterrato) una volta in piedi era nel paese delle meraviglie con il paradenti infilato in bocca al contrario (era così out che nel finire per terra aveva perso il paradenti che aveva raccolto mentre gattonava per terra visibilmente stordito); alla faccia di Don King il suo giocattolo sforna soldi Mike Tyson non solo è stato dominato e battuto nettamente da Buster Douglas, ma ha dimostrato che senza il suo potere intimidatorio Tyson è meno impressionante di quanto non sia in realtà ed ha anche di fatto messo insieme con questo incontro la strategia che bisogna usare per battere Mike Tyson (batterlo sul tempo con jab e colpi precisi, legarlo in clinch a corta distanza e sempre nel clinch costringerlo ad arretrare spingendolo)

    video dell'incontro, compresi i profili dei due pugili, l'intervista al vincitore (intervista spettacolare) e post incontro, che vi consiglio di guardare per capire bene come parlavano dei due pugili prima dell'incontro e per capire quanto erano scioccati tutti per gli avvenimenti
    parte 1: link
    parte 2: link
    parte 3: link
    parte 4: link
    parte 5: link
    parte 6: link
    parte 7: link
    parte 8: link
    parte 9: link

    * incontro avvenuto prima che Tyson unificasse le cinture
    ** pugile in grado di chiudere l'incontro quando una volta che l'avversario è pronto per essere messo KO
     
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    un po' di storia sulla durata massima di riprese degli incontri di boxe:
    un tempo non c'era una durata prestabilita (specie prima che venissero introdotti i guantoni ma quello sport non si poteva ancora chiamare boxe), tra fine 19° secolo e 20° secolo (quando la boxe ha incominciato ad avere regole abbastanza definite) il limite degli incontri veniva fissato dai manager dei due contendenti ma non c'era una distanza massima (ai tempi di Jack Johnson c'erano ancora incontri fissati per 45 round), è più o meno dagli anni '20-'30 che si è passato a fissare incontri di massimo 15 riprese (anche se c'è stata qualche eccezione di incontri previsti per la durata di 20 riprese come ad esempio l'incontro tra Joe Louis e Bob Pastor nel '39 e sempre tra Joe Louis e Abe Simon del '41, però entrambi gli incontri non hanno raggiunto il limite il Brown Bomber ha steso Pastor nell'11° round e Simon nel 13°) mentre da dopo la guerra incontri superiori ai 15 round non se ne sono più visti e questa distanza è diventata riservata agli incontri con in palio un titolo (negli anni '70 le 15 riprese solo diventate esclusive solo per gli incontri validi per titoli mondiali)
    la WBC ha ridotto il limite degli incontri titolati a 12 riprese nel 1983 in seguito al tragico incontro tra Ray Mancini e Deuk-Koo Kim, culminato con la morte in ospedale di Kim 4 giorni dopo l'incontro a causa dei colpi ricevuti (i colpi letali sono arrivati nel 13° e 14° round, l'incontro è terminato con la sconfitta per KO di Kim al 14° round), la WBA e la IBF l'hanno poi seguita, il 1987 è stato l'ultimo anno con incontri titolati previsti con un limite delle 15 riprese
     
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    30-11-1979 Caesars Palace di Las Vegas, incontro valido per il titolo dei pesi medi tra il campione in carica l'italiano emigrato in America Vito Antuofermo (45-3-1 19 KO, 173 cm d'altezza, 175 l'allungo, 71.9 kg di peso, 26 anni d'età) e lo sfidante "Marvelous" Marvin Hagler (46-2-1 38 KO, 177 cm d'altezza, 191 cm l'allungo, 71.9 kg di peso, 25 anni d'età), non c'è molto da dire su questo incontro se non che Hagler all'epoca era ritenuto il miglior peso medio del mondo (per gli addetti sarebbe dovuto andare per il titolo già da tempo) e partiva nettamente da favorito nei confronti del campione, l'ho postato perchè lo ritengo un incontro divertente devo dire abbastanza sottovalutato e poco ricordato per la qualità dell'azione (ma ne capirete anche voi il perchè) della durata di 15 riprese (distanza del quale si parlava questo pomeriggio), di cui vi invito a fare il cartellino.
    un paio di avvertenze:
    - ricordatevi che le riprese durano tre minuti per cui qualche gran pugno mandato a segno da uno dei pugili in un breve lasso di tempo non cambia il punteggio della ripresa se questo nel resto del round è stato controllato agevolmente dall'avversario
    - non fatevi influenzare dal telecronista

    parte 1: www.youtube.com/watch?v=sigGgx13l8w
    parte 2: www.youtube.com/watch?v=Rjd6rcSjYsc
    parte 3: www.youtube.com/watch?v=SU4pYJbRZls
    parte 4: www.youtube.com/watch?v=633OD8s_OeM
    parte 5: www.youtube.com/watch?v=SGJJymJ3y6I
    parte 6: www.youtube.com/watch?v=nHGZ30kPx0E
    parte 7: www.youtube.com/watch?v=-Dfbm_bgBB8
    verdetto (non è presente nei video dovete leggerlo qui): http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:23302

    p.s. l'età di Hagler è riportata erratamente nel video Hagler è nato nel '54

    cartellino di Legend
    1°round:10-9 Hagler
    2°round:10-9 Hagler
    3°round:10-9 Hagler
    4°round:10-9 Hagler
    5°round:10-9 Antuofermo
    6°round:10-9 Hagler
    7°round:10-9 Hagler
    8°round:10-9 Hagler
    9°round:10-9 Antuofermo
    10°round:10-9 Antuofermo
    11°round:parità 10-10
    12°round:10-9 Hagler
    13°round:10-9 Antuofermo
    14°round:10-9 Hagler
    15°round:10-9 Hagler
    146-140 Hagler

    cartellino di Zio
    1° round: 10-9 Antoufermo
    2° round: 10-9 Antoufermo
    3° round: 10-9 Hagler
    4° round: 10-9 Antoufermo
    5° round: 10-9 Antoufermo
    6° round: 10-9 Hagler
    7° round: 10-9 Antoufermo
    8° round: 10-9 Hagler
    9° round: 10-9 Hagler
    10° round: 10-9 Antoufermo
    11° round: 10-10 parità
    12° round: 10-9 Hagler
    13° round: 10-9 Antoufermo
    14° round: 10-10 parità
    15° round: 10-9 Hagler
    144-143 Antuofermo

    il mio cartellino
    1°round:10-9 Hagler
    2°round:10-9 Hagler
    3°round:10-9 Hagler
    4°round:10-9 Hagler
    5°round:10-9 Antuofermo
    6°round:10-9 Hagler
    7°round:10-9 Hagler
    8°round:10-9 Hagler
    9°round:10-9 Antuofermo
    10°round:10-9 Hagler
    11°round:10-9 Hagler
    12°round:10-9 Hagler
    13°round:10-9 Antuofermo
    14°round:10-9 Hagler
    15°round:10-9 Hagler
    147-138 Hagler

    Zio non ha seguito correttamente i criteri di punteggio (ha dato punti ad Antuofermo nella prima metà dell'incontro perchè andava a segno con una percentuale migliore di colpi in rapporto a quelli tirati rispetto ad Hagler), il verdetto di parità (145-141 Hagler, 144-142 Antuofermo, 143-143) è un furto nei confronti di Hagler che avrebbe dovuto essere campione già da quella sera, Hagler magari può calato un po' con l'andare dell'incontro ma sicuramente non abbastanza per permettere ad Antuofermo di rimontare fino al pari, ma vabbè i giudici hanno spesso la tendenza (del kaiser) ad essere più generosi coi campioni in carica rispetto che con gli sfidanti, però qui hanno esagerato per avere un verdetto del genere bisognava assegnare ad Antuofermo praticamente tutte le riprese con un po' di equilibrio secondo me

    Hagler però si è rifatto l'anno successivo distruggendo Alan Minter (che aveva battuto Antuofermo con un altro verdetto controverso, di cui parleremo in futuro) in due riprese, anche se non ha potuto festeggiarlo per colpa di quei bifolchi degli hooligans inglesi


    Edited by Kaiser Marschall von Biecus I - 2/4/2014, 22:36
     
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    una chiarificazione sulle categorie di peso:
    nei dilettanti il limite minimo di peso per rientrare in una particolare categoria di peso c'è (almeno è così alle olimpiadi in cui al peso prima dell'inizio del torneo olimpico devi stare dentro sia al peso minimo che quello massimo della categoria, nel peso "giornaliero" del giorno dell'incontro devi rientrare solo nel peso massimo, immagino che sia così anche nelle altre competizioni per dilettanti), nei professionisti teoricamente il limite non c'è ma le commissioni non permettono a pugili in condizioni di netta disparità fisica (es. se pesi 70 kg un incontro con un peso massimo non te lo fanno fare, se invece ne pesi 90 sì anche se per 7 etti rientri nella categoria dei massimi leggeri)

    tornando agli incontri
    Cassius Clay-Doug Jones, Madison Square Garden, New York, 13 marzo 1963

    Cassius Clay
    altezza: 191 cm
    peso: 91.9 kg
    allungo: 203 cm
    record: 17-0 14 KO

    Doug Jones
    altezza: 183 cm
    peso: 85.3 kg
    allungo: non lo so, su boxrec.com non c'è
    record: 21-3-1 13 KO

    video:
    parte 1: link
    parte 2: link
    parte 3: link

    l'allora Cassius Clay vince ai punti con verdetto unanime un incontro molto interessante tra due top contender dei massimi (all'epoca dell'incontro Clay era il n° 2 al mondo) contro l'ottimo Doug Jones, verdetto che all'epoca è stato considerato controverso e che ha fatto storcere al naso a molti sulle possibilità di Clay di diventare campione del mondo (impressione peggiorata dall'incontro con Henry Cooper avvenuto qualche mese dopo), secondo me il verdetto non aveva nulla di strano, bisognava essere generosi con Jones per dargli il pari

    cartellino di Legend
    R1 Jones
    R2 Jones
    R3 Clay
    R4 Clay
    R5 Clay
    R6 Jones
    R7 Clay
    R8 Clay
    R9 Clay
    R10 Clay
    7-3 Clay

    cartellino di Zio
    R1 Jones
    R2 Clay
    R3 Clay
    R4 Clay
    R5 Clay
    R6 Jones
    R7 Clay
    R8 Jones
    R9 Clay
    R10 Clay
    7-3 Clay

    il mio cartellino
    R1 Jones
    R2 Clay
    R3 Clay
    R4 Clay
    R5 Jones
    R6 Jones
    R7 Clay
    R8 Clay
    R9 Clay
    R10 Clay
    7-3 Clay

    nel sistema di punteggio della New York State Athletic Commission in vigore all'epoca il punteggio è composto dal conteggio delle riprese vinte da entrambi i pugili (quelle pari non vanno a nessuno) e c'è un sistema di punti supplementari che entra in vigore in caso di parità per stabilire il vincitore (sistema di cui non ho trovato la spiegazione del funzionamento da nessuna parte, per cui io conto semplicemente le riprese vinte dai due pugili e se è pari faccio finta di niente)
     
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