ciao

uccido anche bambini infatti

senna
coulthard
diniz
irvine
button
danica patrick
j. villeneuve
hill
mansell
hamilton

mi sembra un'oggettiva e corretta classifica di piloti all time

Come volevasi dimostrare, iniziano le falsità sulla mia (adorabile) personcina

ahh grazie

comunque la sua migliore impresa crdevo fosse stata quella di centrarsi a 200 all'ora di notte a montecarlo con in macchina un paio di modelle che probabilmente lo stavano spompinando

lo chiamerò cuper

se la gioca con hill, puoi invertirli se preferisci

fa ridere quotare e leggere "potresti essere ucciso a colpi di wallpost per questo :banana:"

allora dato che la fiera dei luoghi comuni sul leone di Inghilterra è continuata a circolare ho deciso di entrare nel dettaglio nell'argomento analizzando la sua carriera e più specificamente gli alti e i bassi delle annate in cui l'inglese avrebbe potuto vincere il mondiale

1986
nell'86 Mansell vince (in modo molto convincente) i GP di Belgio (nonostante un testacoda che gli era costato tempo prezioso), Canada (con un gran sorpasso su Rosberg sfruttando il doppiaggio di Jones), Francia, Inghilterra e Portogallo (facendo il vuoto in tutti e tre i GP), arriva secondo in Spagna (dopo un gran duello con Senna perso per pochissimi centesimi al fotofinish) e in Italia (staccato da Piquet), terzo in Germania e Ungheria (staccato da Piquet e Senna, n.b. Piquet in Ungheria ha provato e usato un differenziale nuovo "dimenticandosi" di avvisare Mansell della presenza di tale elemento nuovo, fonte: il riassunto ufficiale FIA del GP), quarto a Monaco (circuito su cui la Williams non andò bene, infatti Piquet non fece meglio di 7°), quinto a Detroit (altro circuito su cui le performance della Williams non sono state all'altezza, era quarto ma nel finale ha dovuto cedere la posizione ad Alboreto per problemi al motore), e infine i due errori (sbaglio o sono pochini per un matto che sbaglia spesso?) della stagione in Brasile ha concluso il suo GP al 1° giro tentando un sorpasso su Senna per la testa della corsa che ha tenuto la sua traiettoria costringendo l'inglese a finire il GP in testacoda sull'erba e in Messico GP in cui avrebbe potuto laurearsi campione con il 3° posto in cui però fece una partenza disastrosa (si ritrovò da 3° in griglia a 18°) GP concluso al 5° posto (che per la regola degli 11 risultati in vigore in quel periodo non gli diede nessun punto); nelle altre gare Mansell si è ritirato per un guasto al motore a Imola (che gli è morto dopo 8 giri dopo che aveva dato problemi sin da subito, per cui non provate a dire che l'ha tirato troppo facendolo rompere, era 5° prima di avere problemi e crollare in classifica), in Austria si è ritirato per una rottura del semiasse (il GP in questione è stato un'ammazza macchine in quanto l'unica top-car a sopravvivere è stata la McLaren di Prost, era 2° prima del ritiro) e in Australia gli è scoppiata la gomma a 300 km/h nel rettilineo quando stava gestendo il 3° posto che gli avrebbe dato il mondiale come ho già detto prima; giusto per sottolineare la sfiga dell'episodio aggiungo che la Good Year dopo la debacle messicana (GP in cui Berger con le supersoft Pirelli vinse senza pitstop mentre i gommati Good Year mangiavano tutti le gomme) aveva assicurato che le gomme in Australia sarebbero durate tutta la gara senza pitstop, che Prost che vinse il titolo 1986 precedentemente al ritiro di Mansell ha forato in un punto più lento e più vicino ai box e che per l’inglese era pronto un pitstop per il cambiogomme al momento dell'esplosione della gomma per cui gli sarebbe bastato che la gomma avesse tenuto ancora per pochissimo per diventare campione con una gara ragionata alla perfezione (alla faccia del matto che si fa prendere dalla foga)

1987
Mansell vince a Imola, in Francia (battendo Piquet sul piano tattico facendo un pitstop contro i due del brasiliano), in Inghilterra (umiliando Piquet sorpassandolo con la famosa finta alla Stowe dopo aver recuperato il tempo di un pitstop da Piquet tenendo un ritmo infernale), in Austria (dopo aver superato Piquet approfittando del doppiaggio di Nakajima e averlo staccato), in Spagna (in cui ha vinto dominando, non ha perso la prima posizione neanche dopo aver fatto il pitstop per il cambio gomme) e in Messico (l'unica gara in cui ha approfittato di disgrazie altrui, dato che davanti a lui si sono ritirati Berger e Boutsen), arriva 3° a Monza (staccato alle spalle di Piquet e Senna che guidavano vetture con sospensioni attive), 5° a Detroit gara in cui dopo essere stato in testa fino al pitstop è stato colpito da crampi alla gamba destra che l'hanno costretto a cedere il passo, 6° in Brasile gara in cui non ha fatto una gran partenza (dalla pole si è trovato 5°) ha rimontato fino al 2° posto ma ha dovuto cedere il passo a diversi avversari dato che verso metà gara la sua Williams ha incominciato a soffrire di problemi di surriscaldamento; gli errori? in Belgio ha sbagliato tentando un sorpasso impossibile a Senna che ha messo fuori gioco entrambi dopo che il brasiliano lo aveva superato allo start e in Giappone in qualifica ha distrutto la macchina infortunandosi, per cui i numerosi errori della stagione sono soltanto due (anzi uno e mezzo perchè l'incidente in Giappone sarà stata colpa sua ma non è certo colpa sua l'essersi fatto male); le altre gare? tutti guasti, a Monaco gli si è rotto il turbo mentre era primo con un gran margine (e da 9-4 punti per Mansell si è passati a 6-0 per Piquet suo rivale quell'anno), in Germania gli si è rotta la cinghia del motore (e da 9-6 punti per Mansell si è passati a 9-0 per Piquet), in Ungheria ha perso un dado della ruota dopo oltre 70 giri di gara (e un altro 9-6 per Mansell è diventato 9-0 per Piquet) tra l'altro in un punto molto lontano dai box (fosse stato più vicino avrebbe potuto rientrare farsi metter a posto la gomma e prendere comunque qualche punticino) e in Portogallo si è ritirato per un guasto elettrico mentre era 2° (dietro alla Ferrari di Berger, che ha concluso la corsa 2° dietro a Prost autore di una bella rimonta) davanti a Piquet (che arrivò 3° dopo essere stato superato anche da Prost)

1991
Mansell vince in Francia (dopo aver avuto la meglio su Prost nel circuito in cui la 643 rendeva meglio superandolo per due volte), Inghilterra, Germania (due GP dominati senza se e senza ma), Italia (battendo Senna in un duello diretto durato per 2/3 di gara) e Spagna (dominando dopo aver sverniciato Senna nel famoso sorpasso in cui sono rimasti affiancati per mezzo rettilineo), arriva secondo a Monaco (dietro a Senna, posizione ottenuta dopo un gran sorpasso su Prost in fondo al tunnel), in Messico (dietro al compagno di squadra Patrese, che aveva quasi raggiunto nel finale a suon di giri veloci, dopo che nelle fasi centrali della gara ha dovuto rallentare il passo per alcuni problemi di surriscaldamento poi risolti), in Ungheria (alle spalle di Senna in un circuito dove superare era un’impresa anche allora) e in Australia (dietro a Senna con cui ha duellato fino all’interruzione della brevissima corsa, ma il campionato era già stato deciso in Giappone); capitolo errori: in Canada Mansell ha fatto la stupidaggine più grande della sua carriera quando all’ultimo giro mentre era in testa alla corsa con vantaggio abissale al tornantino mentre salutava la folla ha rallentato troppo finendo per far spegnere il motore della sua vettura (per cui dite pure che nell’occasione è stato davvero stupido ma per favore evitate di raccontare che di errori così catastrofici ne ha fatti tanti in carriera, dato che sono solo balle in quanto a parte quello in questione di errori così gravi non ne ha fatti) in compenso è riuscito a ottenere un punto per il 6° posto in quanto solo in 5 hanno completato più giri di lui, ed ha sbagliato anche in Giappone quando trovandosi alla penultima gara a -26 da Senna è uscito di pista e si è insabbiato alla curva 1 mentre era terzo e stava mettendo pressione su Senna in una gara in cui doveva per forza vincere e sperare che Senna facesse meno di 2° (per cui ha sbagliato tentando un’impresa praticamente impossibile, dato che il compagno di squadra Patrese in quella gara non ha mai impensierito le due McLaren); gli altri ritiri sono stati causati dai seguenti eventi: nel GP degli USA si è ritirato per un guasto dell’inaffidabile cambio semiautomatico quando era 3°, nel GP del Brasile all’incirca sui due terzi di gara ha subito un altro ritiro per guasto al cambio stavolta mentre era 2° tra Senna (che stava raggiungendo dopo che si era trovato staccato di circa una ventina di secondi dopo un secondo pitstop per sostituire una gomma forata) e Patrese (che al momento del ritiro era abbondantemente oltre 40” da Senna) che sono arrivati molto vicini tra loro a causa dei problemi al cambio del brasiliano (che negli ultimi 7-8 giri era bloccato in sesta), a Imola dopo una partenza disastrosa causata da un problema al cambio (come ho già detto prima il suo cambio ha impiegato molto tempo prima di selezionare la seconda) è stato tamponato da Brundle alla fine del 1° giro, in Belgio si è ritirato mentre era saldamente al comando a causa di un guasto all’elettronica (la Williams era diventata più affidabile durante la stagione ma non era ancora robusta per la McLaren), mentre in Portogallo è stato squalificato in seguito alla gigantesca debacle dei meccanici della Williams che dopo averlo fatto ripartire dal pitstop senza avvitargli un dado gli hanno fissato la gomma posteriore che ha perso nella corsia di accelerazione della pitlane e non nella piazzola a loro riservata, pitstop disastroso avvenuto quando Mansell era in testa al GP

Per cui senza ombra di dubbio direi che si può affermare che negli anni dei mondiali mancati da parte di Mansell la sfortuna ha avuto un peso decisamente maggiore rispetto agli errori, dato che la quantità di errori è tutt’altro che così abissale come invece si tende a ricordare per colpa di giornalai babbioni che non vedevano l’ora di additare il povero inglese come zuccone stupidotto

Per il resto dal 1980 al 1985 non ha avuto una vettura abbastanza competitiva per lottare per il mondiale (anzi addirittura per avere una vettura competitiva per vincere dei GP ha dovuto aspettare il 1985, dato che l’unica vittoria ottenuta fin’ora da un suo compagno è successa più per caso che per bontà del pacchetto pilota-macchina in Austria nell’82 dato che davanti a De Angelis ci furono una marea di ritiri), nel 1988 aveva una macchina con un motore da F3000 maggiorato con cui è riuscito a infilarsi tra le due McLaren nelle qualifiche di Rio, arrivare 2° nel GP di Gran Bretagna dopo una grande rimonta e arrivare 2° in Spagna, nel 1989 la Ferrari 640 con il nuovo cambio semiautomatico era l’inaffidabilità fatta a macchina e riusciva solo in qualche gara a tenere il passo delle McLaren Honda però ha vinto i GP di Brasile e Ungheria (la famosa gara in cui vinse partendo 12° in un circuito in cui superare è un’impresa) ed ha ottenuto diversi podi; nel 1990 invece aveva sì la macchina per il titolo ma vuoi il fatto che la macchina era più adatta allo stile di guida e all’attitudine di Prost e vuoi il fatto che Prost comandava a bacchetta nel box Ferrari (nel GP di Gran Bretagna, gara in cui Mansell fece una pole straordinaria rifilando 0,7” a Senna qualificato 2° nell’ultimo anno in cui il circuito di Silverstone era il velocissimo aeroporto da velocità medie sul giro di oltre 250 km/h, Prost tra il sabato e la domenica fece scambiare la sua macchina con quella di Mansell senza dirglielo, con i risultati) fu molto incostante nelle prestazioni (nel senso che a volte andava forte come Prost mentre a volte no, specie in gara) e non fece una stagione all’altezza delle sue abilità ma direi che una stagione così così gliela si può perdonare come successo ad altri