Jean Alesi

Il Sommo da Avignone

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    Ce l'avevo pronto gia da ieri pomeriggio, poi con quello che è successo mi son scordato di metterlo... faccio sto copia-incolla che sennò poi mi resta lì.




    Jean-Alesi-Monaco-1994-Qualifying-Ferrari-412T



    Per il 1994 la Ferrari progetta e costriusce una monoposto che svolta rispetto al 1993, la 412T1.
    La vettura prosegue i progressi messi in mostra nel finale del 1993, dimostrandosi la terza forza del campionato, anche se ben lontana da Williams Renault e Benetton Ford, e permettendo ai piloti di lottare per posizioni migliori rispetto all'annata precedente.
    Le novità principali della vettura sono il cambio trasversale e un potente motore V12 finalmente appieno sfruttato, a differenza delle precedenti annate dove i limiti aereodinamici della Ferrari facevano sì che anche il motore venisse "castrato".
    Alla guida, la Ferrari conferma Berger come compagno di Alesi.
    L'avvio di stagione, nel Gran Premio del Brasile, è tutto sommato positivo per il francese. Alla terza posizione in qualifica, dietro solo ad Ayrton Senna e Michael Schumacher, su un altro pianeta, fa seguito la terza posizione anche in gara, dopo aver compiuto una buona partenza passando il tedesco della Benetton, per poi però perdere due posizioni da Schumacher e Hill, tornando terzo grazie al testacoda di Senna.
    La stagione di Jean subisce però un brusco stop nei test del Mugello: alla seconda Arrabbiata la 412 T1 del francese sbanda e finisce la sua corsa contro le barriere, in un incidente molto grosso a circa 260 km/h.
    Jean inizialmente resta incosciente all'interno dell'auto, per poi riprendersi durante i soccorsi. Gli esami fatti nei giorni successivi evidenziano lo schiacciamento della quinta, della sesta e della settima vertebra cervicali. Ciò comporta uno stop forzato e riposo totale.
    Il suo incidente, insieme ad altri gia avvenuti, non è altro che un campanello d'allarme sempre più insistente che la F1 si ostina ad ignorare, in nome di una presunta "invincibilità" che la serie si è convinta di avere, in virtù dell'assenza di decessi dal lontano 1986 e della sopravvivenza di piloti usciti indenni da incidenti terribili negli ultimi anni. Le conseguenze di ciò, sono note a tutti.
    Jean si trova così costretto a saltare il Gran Premio del Pacifico e il tragico Gran Premio di San Marino.
    In entrambe le gare viene sostituito dal collaudatore Nicola Larini, che si ritira per incidente alla prima curva ad Aida e coglie un secondo posto a Imola, grazie anche ai numeriosi ritiri.
    Alesi torna alla guida della sua Ferrari nel circuito cittadino del Principato di Monaco. In qualifica si guadagna la quinda piazza, dietro al compagno Berger terzo.
    L'avvio di gara è positivo, in quanto Hill e Hakkinen si autoeliminano alla prima curva, dando modo alle Ferrari di portarsi in seconda e terza piazza.
    Jean mantenne a lungo la terza piazza, ma non mostrò una competitività tale da conservarla fino alla piazza, scivolando prima quarto e poi quindo, dopo una sosta aggiuntiva ai box per sostituire l'alettone anteriore, in seguito ad un contatto con Brabham. Inutile il pressing finale su De Cesaris per recperare la quarta piazza.
    Il Gran Premio di Spagna, a Barcellona, lo vede partire in sesta posizione, appena davanti a Berger.
    La gara è priva di emozioni e lo vede concludere al quarto posto.
    La Ferrari sembra subire un po' il ritorno di altre contendenti, McLaren in primis, e così a Maranello si lavora al solito pacchetto evolutivo di metà stagione, che debutterà in Francia.
    Prima, però, c'è il Gran Premio del Canada a Montreal.
    Gran Premio del Canada che vede le Ferrari in forma, con Jean che si piazza in prima fila ad appena un decimo da Schumacher, per poi concludere la gara in erza posizione, a un minuto dal tedesco della Benetton e dietro a Damon Hill su Williams.
    Nel Gran Premio di Francia, come anticipato, debutta la 412T1B, che porta delle modifiche al telaio e un potenziamento al motore.
    La prima qualifica, a Magny-Cours, vede le due Ferrari in quarta e quinta posizione, con Jean davati a Berger di appena cinque millesimi.
    La gara procede bene in quarta posizione fino al 40° giro, quando Jean commette un errore all'ultima chicane, andando in testacoda. Rimettendosi in posizione, non si avvede dell'arrivo di Barrichello, con il risultato che entrambi terminano la loro gara in quel giro.
    A Silverstone, per il Gran Premio di Gran Bretagna, tocca a Berger partire in terza posizione davanti al francese della Ferrari, mentre la gara vede Jean prevalere sull'austriaco, che invece non vede la bandiera a scacchi.
    Alesi ottiene un terzo posto in pista, cogliendo il terzo podio in stagione, che diventa un secondo posto in virtù della squalifica di Schumacher dopo i noti fatti del giro di formazione.
    La Ferrari si appresta ad affrontare il Gran Premio di Germania con sentimenti contrastanti.
    Da una parte la consapevolezza di avere un motore nuovo e potente, adatto al veloce circuito di Hockenheim; dall'altra il timore che proprio il nuovo motore si riveli troppo fragile e impedisca alle due Ferrari di vedere il traguardo.
    Incredibile è l'incidente che lo vede coinvolto nelle prove del Gran Premio di Germania, con la carrozzeria che esplode in piena velocità. Le qualifiche vedono le Ferrari dominare, con Berger in pole position e Alesi a completare la prima fila.

    1994-Hockenheim-Alesi-Ferrari-fotoshowImage-a5c6aeae-617880



    La gara, però, per Jean non è altrettanto positiva: infatti la sua Ferrari regge appena fino alla prima curva, poi ammutolisce e il francese è costretto a parcheggiare nell'erba.
    Ma la domenica non finisce così.
    Jean torna al muretto e insieme al team assiste con tensione e paura alla gara di Berger, che per metà gara è costretto a spremere la sua fragile Ferrari per respingere gli attacchi di Michael Schumacher.
    Al ritiro del tedesco, la gara diventa un interminabile conto alla rovescia fino al ritorno alla vittoria della Ferrari, che mancava addirittura dal 1990. La gioia al box Ferrari è palpabile, ed Ezio Zermiani, a caldo, commenta così con un festante Jean: "È come se avessi vinto anche tu".
    La trasferta in Ungheria per Alesi è decisamente negativa, con una qualifica difficile conclusa con un tredicesimo posto e una gara chiusa anzitempo per la rottura del cambio, mentre occupava la quinta posizione.
    Il Gran Premio del Belgio non riserva soddisfazioni al pilota francese, ancora perseguitato dalla sfortuna in questo 1994. In qualifica va in onda un nuovo capitolo delle ostacolazioni di Brundle, che addirittura costa a Jean la pole, con tanto di strascichi nei box nel post-qualifiche. La gara invece termina appena al secondo giro per rottura del motore, mentre occupa la seconda posizione dietro a Schumacher, poi squalificato.
    Si arriva così al Gran Premio d'Italia a Monza, pista dove Jean ha sempre fatto bene, culmine della sfortuna stagionale.
    Le Ferrari tornano al vertice, come in Germania, ma questa volta la Pole se l'aggiudica proprio Alesi, sopravanzando Berger e Hill.
    In gara sembra tutto andare bene… ma anche no. Al primo pit stop la Ferrari si pianta, il cambio si rompe e il sogno svanisce.

    www.youtube.com/watch?v=i-PYkMkpFR0



    Smaltita la delusione, è il momneto del Gran Premio del Portogallo all'Estoril. La qualifica lo vede in quinta posizione, a un secondo dal compagno Berger in pole, mentre la gara finisce con un incidente dovuto alla resistenza al doppiaggio di Brabham.
    Anonima è la prova a Jerez, in difficoltà sia in qualifica che in gara, dove chiude solo decimo.
    A Suzuka, per il Gran Premio del Giappone, Jean ottiene una settima piazza in qualifica. In gara, mette in scena un grande duello con Nigel Mansell su Williams, sotto al diluvio.
    Il duello verrà vinto dal francese, che conquisterà il podio finale, con tanto di complimenti a vicenda tra lui e l'inglese della Williams.

    www.youtube.com/watch?v=p3sFDpF9nIg



    Mansell-Alesi_1994_Japan_01_PHC



    La stagione termina in Australia, ad Adelaide, con un ottavo posto in qualifica e sesto in gara.
    Il 1994 è stato per Jean Alesi sicuramente un anno molto complicato, forse condizionato più di quanto si pensi dall'incidente primaverile.
    Berger è riuscito a sopravanzarlo in classifica con 41 punti, contro i 24 di Jean, che ha collezionato due terze piazze e un secondo posto. Arriva inoltre la prima Pole Position in carriera, a Monza.
    Resta il grande rimpianto proprio per la gara Monzese, e la speranza che nel 1995 possa continuare il trend iniziato a metà 1993.

    numeri-simbolo2



    Il 1995 vede confermarsi, per la Ferrari, il trend iniziato nelle ultime stagioni, con una vettura che da l'idea di essere veloce e finalmente in grado di lottare stabilmente con le grandi: la 412 T2.
    La vettura resterà nella storia come l'ultima Ferrari di F1 a montare un motore V12. La 412 T2 appare piuttosto conservativa ma di base abbastanza veloce, ma un grosso problema la affliggerà per tutta la stagione: l'affidabilità.
    Jean condivide ancora il box con Gerhard Berger, compagno che l'anno prima gli era finito davanti in classifica piloti.
    La stagione non inizia bene in Brasile, in quanto gia le prime noie si presentano nelle prove libere.
    In qualifica e in gara Jean non ha un ritmo migliore del compagno Berger, e deve accontentarsi della sesta posizione in griglia e della quinta in gara, senza mai essere parte della lotta la vertice.
    Le cose cambiano però gia dal successivo Gran Premio d'Argentina, dove Jean inizia a essere vero protagonista del Mondiale.
    Ancora sesto in griglia (davanti a Berger questa volta), alla partenza non ha uno spunto buono, perdendo posizioni fino a sbagliare alla prima curva e girarsi, provocando un incidente e una bandiera rossa.
    Alesi non si da certo per vinto e sale sul muletto per la seconda partenza, che va molto meglio della prima. Si porta all'inseguimento dei primi, e dopo il ritiro di Coulthard, ampio dominatore del GP fino a quel momento, è in piena lotta per la vittoria, con Damon Hill e Michael Schumacher.
    Le sue velleità di vittoria vengono però bruscamente interrotte dal doppiato Olivier Panis su Ligier Renault, che in fase di doppiaggio ostacola Jean in ogni modo (le malelingue diranno per far ricongiungere Schumacher su Benetton che si trovava in terza posizione ma staccato dal francese della Ferrari) facendogli perdere molti importanti secondi su un Hill ormai fuggitivo che può comodamente amministrare la gara e cogliere una vittoria che un guasto gli aveva privato in Brasile.
    Jean è ottimo e furioso secondo, arrabbiato per aver perso un occasione per lottare per la vittoria, ma sicuramente soddisfatto di aver mostrato che per vincere quell'anno bisogna fare i conti anche con lui.
    A Imola Jean è ancora dietro in qualifica, dovendo accontentarsi di una modesta quinda piazza, mentre la gara è corsa in modo solido, senza strafare, condotta che lo porta a un buon secondo posto dietro al vincitore Hill, approfittando di qualche errore altrui.
    Il Gran Premio di Spagna vede un Alesi finalmente in spolvero anche in qualifica, dove si piazza in prima fila davanti al compagno di team di soli 19 millesimi. Anche questa gara è corsa solidamente nelle posizioni di vertice, ma purtroppo per Jean questa volta l'affidabilità del suo V12 viene meno e il motore esplode in una nuova di fumo in pieno rettilineo, privandolo di un secondo posto.
    La tappa successiva è il prestigioso Gran Premio di Montecarlo, dove Jean gia in passato ha mostrato buone cose. La qualifica ancora una volta non è soddisfacente, e fa registrare il quinto tempo, per via di un guasto meccanico.
    Come in Argentina un incidente alla prima curva lo vede coinvolto, e una bandiera rossa gli permette di restare in gara.
    Nel corso della gara si issa fino alla seconda posizione, e, dando seguito alle buone prestazioni fornite nelle prove, a dispetto delle aspettative che volevano le Rosse in difficoltà nel Principato, da inizio a una lenta ma progressiva rimonta sul leader Michael Sc humacher. Non sapremo mai se questa rimonta si sarebbe conclusa con un sorpasso o solo con un aggancio, in quanto un'altra Ligier Renault, questa volta guidata da Brundle, lo ostacola come può in fase di doppiaggio, finendo per spedire entrambi contro le barriere.
    Archiviando un altro rospo da dover mandar giu, si arriva al Gran Premio del Canada che si corre nel giorno del 31° compleanno di Jean.
    La qualifica lo vede piazzarsi nuovamente in quinta piazza, e la gara non sembra molto diverse dalle precedenti, con Jean che inizia a rimontare passando prima il compagno di squadra Berger in una fantastica manovra proprio quando davanti a loro Coulthard si insabbia, e poi Damon Hill su Williams portandosi in seconda piazza, cioè nella posizione ideale per cogliere una, ormai insperata, défaillance del solito leader, Schumacher.
    Ma per una volta, finalmente, la fortuna sorride a Jean che passa al comando e coglie la sua prima, e purtroppo unica, vittoria in F1. Indimenticabile il giro d'onore a cavallo della Benetton di chumacher e la commozione sul podio, per una gara che resterà nella memoria di tutti i tifosi Ferraristi... e non.
    Questa gara segna il momento più alto, a livello di risultato, ma anche la fine dei giochi, per la storia di Jean Alesi in Ferrari.

    www.youtube.com/watch?v=tNo5R-LA9Co

    video-f1-canada-95-lunico-successo-in-f1-di-jean-alesi-4417



    jean_alesi__canada_1995__by_f1_history-d6jym8j



    In questo momento le trattative per portare Schumacher in Rosso sono ben avviate, per non dire alla conclusione. La Ferrari prende quindi l'assurda, a modo di vedere di chi sta scrivendo, decisione di interrompere lo sviluppo tecnico della 412 T2 e il supporto economico, con la conseguenza che la seconda parte di stagione si rivelerà più un calvario che una serie di corse.
    Il successivo Gran Premio di Francia è avaro di soddisfazioni per le Rosse, che poco possono contro la superiorità delle avversarie, e Jean si deve accontentare di una quinta posizione.
    A Silverstone, in Luglio, c'è spazio per altre recriminazioni.
    Se è vero che la 412 T2 inizia a soffrire la concorrenza, è anche vero che in certe piste e nelle giuste circostanze può ancora vincere. Queste circostanze si verificano a Silverstone, con l'incidente tra Hill e Schumacher, ma Jean arriva solo secondo dietro l'altra Benetton, quella di Herbert. Nei giorni successivi Alesi accuserà la squadra sia di averlo fermato inutilmente dal muretto, sia di non aiutare più ne lui ne Berger.
    Ho chiesto una nuova frizione, ma costa troppo (nb: la frizione, come tanti altri aggiornamenti chiesti, sia aereodinamici che di motore, e non ottenuti perché "costano troppo" magicamente spunteranno nei test invernali dove Irvine realizzò tempi da record con la 412 T2 tirata a lucido)
    Il Gran Premio di Germania è ampiamente sotto le aspettative, con un deludente 10° posto in griglia e un ritiro per un problema al motore quando naviga tranquillo in zona punti.
    Discorso simile per il Gran Premio d'Ungheria, che lo vede di nuovo ritirato per un guasto mentre occupa la zona punti.
    Il Gran Premio del Belgio è una delle più grandi occasioni sfumate della carriera di Jean.
    Dopo una fantastica prima fila Ferrari, che lo vede secondo dietro a Berger, la gara inizia sotto i migliori auspici sportivi (Schumacher e Hill indietro, condizioni meteo ideali per la sua guida) ma sotto nefasti presagi di rotture, che puntuali si verificano dopo soli 4 giri di corsa, che vedono Jean involarsi in una gara che sarebbe stata comodamente sua, viste le condizioni meteo che si sono susseguite e la sua abilità di guida proprio in quelle condizioni.
    Monza 1995 è ancora oggi una delle pagine più dolorose per il tifoso Ferrarista, che ha visto una fantastica doppietta sfumare per una telecamera e per l'ennesimo guaio tecnico dopo. Jean deve dire addio anche all'ultima possibilità di vincere a Monza con la Ferrari, dato che l'accordo con la Benetton è gia cosa fatta.


    a-monza-nel-1995



    Infatti Alesi e Berger si trasferiranno in blocco in Benetton per sostituire Schumacher che farà il percorso inverso, andando a guidare quella Ferrari che Jean ha per tanto aspettato diventasse forte.
    In Portogallo, circuito lento con un solo rettilineo veloce, la Ferrari non può nulla, e la decisione di interrompere lo sviluppo si fa sentire in tutta la sua gravità, in quanto la Ferrari è ormai completamente superata dalle rivali più competitive.
    I rapporti gia tesi col team vanno definitivamente in frantumi, con un'intervista dove Jean accusa apertametente Todt e la squadra di favorire Berger, per via di ripetuti ordini di Scuderia arrivatigli via radio.
    Con questo clima sereno si arriva al Nurburgring dove Jean mette ancora una volta in mostra la sua abilità di guida sotto l'acqua.
    L'avvio avviene su pista bagnata, ma solo le Ferrari e le McLaren azzardano le slick, perché la pista è ancora decisamente da gomme da bagnato. Ma per fare un azzardo del genere, ci vuole un ottimo giocatore.
    Le McLaren nei primi giri sprofondano, Berger annaspa, ma Jean regge botta. Così quando la pista è ormai asciuta e gli altri rientrano, è lui quello dei quattro che si ritrova in testa.
    La pista è ancora umida e in quella parte di gara, accumula un vantaggio di quasi un minuto mangiano manciate di secondi al giro agli avversari, arrivando a fare la sua sosta unica con un grande margine su Schumacher, che è su due soste.
    Il sorpasso subito a un giro dalla fine sa di beffa, l'ennesima della carriera.
    Purtroppo però la vittoria sfugge ancora, per più motivi: Schumacher, disponendo di gomme più fresche e meno benzina, può iniziare la sua rimonta; prima Hakkinen, poi Herbert e infine Brundle (quest'ultimo il più esagerato) ostacolano Alesi in fase di doppiaggio; negli ultimi giri, dal box arriva la comunicazione che la benzina può non essere abbastanza per concludere la gara.
    La gara ad Aida è corsa in condizioni lineari e quindi la Ferrari è impotente di fronte alle avversarie, con uno Jean che conclude in quinta posizione dietro a Berger, ma è a Suzuka nel Gran Premio del Giappone che mette in scena l'ultimo capolavoro in Rosso, compiendo una favolosa rimonta, ancora una volta in condizioni miste, che lo porta a pochi secondi da Schumacher, in vetta alla gara, fino all'ennesimo, ultimo guasto tecnico.

    www.youtube.com/watch?v=-t5QVLMrhpg



    La stagione si concluderà, così come la sua carriera in Ferrari, tristemente in Australia con un incidente che lo vede colpevole con il suo successore, Michael Schumacher.
    Il GP d'Australia 1995 è l'ultima gara di Jean Alesi in Ferrari, di un motore V12 in Formula 1 ed è l'ultima apparizione di uno dei numeri preferiti dai tifosi, il 27.
    Il bottino di questo Campionato, che sicuramente è il migliore della sua carriera, è di un quinto posto in Classifica, frutto di una vittoria, cinque podi, un giro veloce e tanti rimpianti.




    Ricapitolando, ecco un riassunto del periodo ferrarista di Jean Alesi

    1991
    Vittorie: 0
    Pole Position: 0
    GPV: 1 (GP Usa)
    Classifica: 7°, 21 pts. (Prost 5°, 34 pts. - Morbidelli 24°, 0.50 pts.)
    Guasti vari: 7
    Incidenti: 2 (Imola, colpa sua; Gran Bretagna, incidente di gara)
    Arrivi a punti: 7
    Arrivi non a punti: 0
    Gare: 16

    1992
    Vittorie: 0
    Pole Position: 0
    GPV: 0
    Classifica: 7°, 18 pts. (Capelli 13°, 3 pts. - Larini nc, 0 pts.)
    Guasti vari: 6
    Incidenti: 4 (Imola, incidente con Berger, incidente di gara; Ungheria e Portogallo, testacoda; Belgio, viene tamponato da Mansell)
    Arrivi a punti: 6
    Arrivi non a punti: 0
    Gare: 16

    1993
    Vittorie: 0
    Pole Position: 0
    GPV: 0
    Classifica: 6°, 16 pts. (Berger 8°, 12 pts.)
    Guasti vari: 8
    Incidenti: 1 (Ungheria, incidente con Fittipaldi)
    Arrivi a punti: 4
    Arrivi non a punti: 3
    Gare: 16

    1994
    Vittorie: 0
    Pole Position: 1 (GP Italia)
    GPV: 0
    Classifica: 5°, 24 pts. (Berger 3°, 41 pts. - Larini 14°, 6 pts.)
    Guasti vari: 4 (Ungheria 5°, Italia 1°, Germania 2°, Belgio 2°)
    Incidenti: 2 (Francia, incidente con Barrichello, responsabilità sua; Portogallo incomprensione con una Simtek)
    Arrivi a punti: 7
    Arrivi non a punti: 1
    Gare: 14

    1995
    Vittorie: 1 (GP Canada)
    Pole Position: 0
    GPV: 1 (GP Monaco)
    Classifica: 5°, 42 pts. (Berger 6°, 31 pts.)
    Guasti vari: 6
    Incidenti: 2 (Monaco, ostacolazione di Brundle, Australia incidente con Schumacher)
    Arrivi a punti: 9
    Arrivi non a punti: 0
    Gare: 17


    Per un totale di:
    Vittorie: 1 (GP Canada 1995)
    Pole Position: 1 (GP Italia 1994)
    GPV: 2 (GP USA 1991, GP Monaco 1995)
    Guasti: 31
    Incidenti: 11 (di cui 6 per colpa sua)
    Arrivi a punti: 33
    Arrivi non a punti: 4
    Gare: 79

     
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